Al polo Nord per studiare lo scioglimento del permafrost
Al polo Nord per studiare lo scioglimento del permafrost
Un team di ricercatori federiciano ha preso parte ad una spedizione scientifica nell'Artico per trivellare il permafrost.
Il team, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli del Dipartimento di Biologia si è unito ad un team internazionale di scienziati guidati dalla Dr. Karen Lloyd dell'università del Tennessee.
Scopo della spedizione è stato quello di ottenere carote intatte di permafrost, il suolo artico permanentemente congelato, e studiare le comunità di microorganismi che si nutrono del carbonio liberato durante lo scongelamento del permafrost. Il cambiamento climatico sta infatti portando ad un progressivo scongelamento del permafrost. Questo scongelamento purtroppo libera carbonio organico che era sepolto da millenni proprio a causa del permafrost e che ora viene degradato dalle comunitá microbiche e trasformato in gas-serra, potenzialmente contribuendo ulteriormente al riscaldamento del pianeta.
"I modelli attuali di scongelamento del permafrost per la maggior parte ignorano i dettagli relativi all'attivitá delle comunitá microbiche presenti nei suoli artici che degradano il carbonio durante lo scongelamento del permafrost" chiarisce il Giovannelli, "visto il cambiamento climatico in corso è fondamentale includere queste informazione per ottenere previsioni accurate sul futuro del clima".
La ricerca, finanziata dal Dipartimento dell'Energia Americano (DOE) prevede due missioni alle Svalbard, di cui la prima si e appena conclusa.
"È stato un successo", continua Giovannelli, "anche grazie al supporto della base Italiana Dirigibile Italia gestita dal CNR. La cooperazione internazionale è fondamentale quando si lavora in zone estreme come l'artico".
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