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A LUNANOVA un ERC Synergy Grant

Gianluca

Il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) ha assegnato un Synergy Grant del valore totale di 14 milioni di euro ai ricercatori Daniel Bemmerer del Helmholtz-Zentrum Dresden-Rossendorf (HZDR, che ha il ruolo di coordinatore), Alba Formicola dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Gianluca Imbriani dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, entrambi in Italia, e Aldo Serenelli dell’Instituto de Ciencias del Espacio (ICE-CSIC) in Spagna, per il progetto LUNANOVA, il cui ambizioso obiettivo è rivoluzionare il modello del nostro Sole.

Lo European Research Council ha finanziato con 684 milioni di euro 66 gruppi di ricerca che vedono la partecipazione di 239 scienziati, 16 dei quali lavorano in Italia e molti fuori dall'Europa. L'Italia ha ottenuto 9 Synergy Grant per portare avanti altrettanti studi.

“Il successo del progetto LUNANOVA e la fiducia riposta in me e nel mio gruppo rappresentano un importante riconoscimento e, al tempo stesso, uno stimolo a proseguire con rinnovato entusiasmo”, ha dichiarato Gianluca Imbriani, Principal Investigator dell’Università Federico II. “Questo risultato è il frutto di un impegno condiviso e del costante sostegno della Federico II, che ha creduto nella nostra visione e ci ha permesso di contribuire in modo significativo a questa iniziativa internazionale. LUNANOVA sarà, più di ogni altra cosa, un esempio straordinario di collaborazione scientifica: un progetto che continuerà a basarsi sull’impegno e sulla competenza di ricercatori e studenti – dai laureandi ai dottorandi e ai postdoc – uniti dal desiderio comune di far progredire la conoscenza e di portare avanti la ricerca con passione e senso di responsabilità. Il gruppo di Napoli avrà, in particolare, un ruolo centrale nello sviluppo delle procedure per interpretare i dati sperimentali, con l’obiettivo di ridurre – e infine eliminare – le incertezze che ancora influenzano il modello solare”.

A partire dal 2026 LUNANOVA si propone di risolvere questa questione. I quattro scienziati che hanno ottenuto l’ERC Synergy Grant e i loro gruppi di ricerca condurranno esperimenti con acceleratori di particelle nelle sale sotterranee dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, nel laboratorio Felsenkeller a Dresda e in altri laboratori in Germania e in Italia. Studieranno le reazioni di fusione solare, interpretando i dati prima nel contesto nucleare e successivamente in quello solare e astrofisico, al fine di costruire un modello del Sole completamente nuovo. Nel corso dei sei anni di durata prevista del progetto, LUNANOVA promette di eliminare l’attuale incertezza dominante legata alla fisica nucleare del modello solare.

“Siamo onorati di aver ricevuto questo prestigioso ERC Grant”, commenta Alba Formicola. “LUNANOVA propone una ricerca unificata che combina in modo sinergico competenze sperimentali e teoriche, in cui i progressi in un ambito stimoleranno direttamente i progressi negli altri. Avremo la possibilità di attrarre giovani ricercatori e ricercatrici, promuovendo la collaborazione internazionale e garantendo un continuo scambio di conoscenza. In questo modo, il progetto non solo farà progredire la scienza fondamentale, ma rappresenterà anche un investimento strategico, assicurando alla comunità scientifica europea una posizione di leadership nell’astrofisica nucleare di rilevanza globale. Vorrei ringraziare la collaborazione LUNA per la sua capacità di creare sempre interessanti spunti scientifici, aprire nuove strade del sapere e sostenere i suoi collaboratori”, conclude Formicola.

Nel cuore del Sole, le reazioni nucleari fondono l’idrogeno, l’elemento chimico più leggero, in elio, il secondo più leggero. Questi processi di fusione e le loro implicazioni sono descritti dal cosiddetto modello solare standard. Questo modello rappresenta il punto di riferimento per comprendere migliaia di stelle simili al Sole. Per il Sole, il modello può essere verificato attraverso l’osservazione dei neutrini solari, delle onde sismiche sulla sua superficie e delle abbondanze degli elementi presenti nella sua atmosfera. Tuttavia, esiste un problema che può apparire sorprendente: il modello computazionale del Sole risulta molto meno preciso di queste osservazioni, che sono di per sé estremamente difficili. Una delle cause principali di questo problema sono le incertezze della fisica nucleare.

Gianluca Imbriani è professore ordinario di Fisica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove coordina il gruppo di Astrofisica nucleare sperimentale. La sua attività scientifica si concentra sulla fisica nucleare stellare e sull’evoluzione delle stelle, ambiti nei quali ha pubblicato oltre 150 articoli su riviste internazionali. Ha ricoperto ruoli di rilievo nella collaborazione LUNA al Laboratorio del Gran Sasso e in progetti di ricerca finanziati dal MUR e dall’INFN.

Alba Formicola è ricercatrice della sezione INFN di Roma e responsabile internazionale della collaborazione scientifica dell’esperimento LUNA (Laboratory for Underground Nuclear Astrophysics) ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, dove ha ricoperto anche il ruolo di responsabile della Divisione Ricerca. La sua attività scientifica, documentata da circa 100 pubblicazioni, è focalizzata sull’astrofisica nucleare. Nel corso degli anni ha sviluppato nuovi approcci sperimentali e introdotto metodi innovativi di analisi per lo studio dei processi nucleari di interesse astrofisico. È inoltre mentore di numerosi giovani ricercatori e studenti, contribuendo alla formazione delle nuove generazioni nel campo della fisica nucleare e astrofisica.


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