Briciole di pane

Notizia

“NAPOLI 1938-1943. L’alleanza nazifascista, la guerra, le Quattro Giornate”

Immagine

In occasione della ricorrenza delle Quattro Giornate di Napoli, presso  la Chiesa di San Severo al Pendino, è allestita, dal 29 settembre al 10 ottobre 2025, la mostra fotografico-documentaria: “NAPOLI 1938-1943. L’alleanza nazifascista, la guerra, le Quattro Giornate”.

L’esposizione, realizzata ed esposta per la prima volta nel 2023, ripercorre, a distanza di poco più di otto decenni dalla rivolta napoletana (27–30 settembre 1943), in chiave italo-tedesca e in una prospettiva interdisciplinare, i rapporti tra Italia e Germania durante le due dittature, dall’alleanza dell’Asse Roma-Berlino all’occupazione nazista dell’Italia, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, attraverso lo sguardo privilegiato su Napoli e la Campania.

La mostra è ideata da Andrea D’Onofrio, docente di Storia contemporanea e coordinatore del Corso di Studio in Storia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II, Lutz Klinkhammer, vicedirettore Istituto Storico Germanico di Roma, Gabriella Gribaudi docente onorario di Storia contemporanea dell'Università Federico II e Maria Carmen Morese, direttrice Goethe-Institut di Napoli. Il suo allestimento è patrocinato dall’Assessorato all’Istruzione e alle Famiglie del Comune di Napoli e ha tra i suoi promotori l’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’Età contemporanea “Vera Lombardi”. 

La mostra, organizzata grazie al supporto del Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II, è stata finanziata dal “Fondo per il Futuro” del Ministero degli Esteri della Repubblica Federale di Germania e dall’Ateneo federiciano.

Fotografie, filmati e diari, in parte inediti, illustrano le visite di Hitler e dei gerarchi nazisti a Napoli, la presenza dei soldati tedeschi e la loro relazione con la popolazione, fino al drammatico cambio di prospettiva dell'8 settembre 1943.

Il periodo di gravi violenze degli occupanti nazisti, che si aprì in questa fase, e la reazione dei napoletani condusse alla rivolta delle Quattro Giornate di Napoli (27-30 settembre). 

Immagini di vita quotidiana sotto i bombardamenti alleati e testimonianze di protagonisti napoletani e tedeschi delle Quattro Giornate, nonché di sopravvissuti ai massacri nazisti in Campania, rappresentano la dimensione di guerra totale.

Le fonti fotografiche, audiovisive e documentarie cartacee, spesso inedite, presentate nella mostra, provengono da diversi archivi pubblici e privati, locali, nazionali e internazionali, come: l’Archivio Parisio-Troncone, l’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’Età contemporanea “Vera Lombardi”, l’Archivio Carbone, l’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio Storico dell’Istituto Luce, l’archivio delle Teche RAI, l’Archvio Storico del Banco di Napoli, l’emeroteca Tucci di Napoli, l’Archivio Federale Tedesco (Bundesarchiv), l’Archivio Militare di Friburgo, il Public Record Office di Londra, l’Imperial War Museum di  Londra, la National Archives and Records Administration (NARA) di Washington, l’Air Force Historical Research Agency dell’Alabama (AFHRA), il fondo dell’UNRRA dell’Archivio delle Nazioni Unite di New York, l’SZ-Photo Archive, archivi privati come quello di Hilmar Landwehr, soldato della Wehrmacht, le cui foto sono state acquisite su gentile concessione di Nikolaus Merkel.

“Si cercherà di analizzare - spiega Andrea D’Onofrio  - il ruolo svolto da alcuni aspetti dell’immaginario collettivo dei tedeschi sull’Italia e, viceversa, degli italiani sulla Germania, nelle reciproche relazioni e percezioni tra l’Italia di Mussolini e la Germania di Hitler prima e durante la guerra e nella fase della Resistenza. E di far dialogare e confrontare una storia “dall’alto” con una storia “dal basso”, con un preciso riferimento ai percorsi di costruzione e ricostruzione memoriale che hanno caratterizzato l’Italia e la Germania del secondo dopoguerra in riferimento agli eventi trattati".

Il comitato scientifico-organizzativo della mostra fotografico-documentaria vede accanto alla direttrice del Goethe-Institut di Napoli, Maria Carmen Morese, al coordinatore del Corso di Studio in Storia e professore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II Andrea D’Onofrio, responsabile scientifico-organizzativo del progetto, allo studioso dei rapporti italo-tedeschi riguardanti Napoli durante il periodo dell’Asse Fabio Romano, all’esperto della storia delle occupazioni nazi-fasciste nei Balcani e professore di Storia contemporanea presso l’Università Federico II Paolo Fonzi, alcuni dei massimi specialisti della storia dell’ultimo periodo bellico riguardanti l’Italia e, nello specifico, la Campania e Napoli, con particolare riferimento ai bombardamenti alleati e tedeschi e all’occupazione nazista dell’Italia, e quindi alle Quattro Giornate di Napoli, come Gabriella Gribaudi, professore onorario di Storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, Lutz Klinkhammer, vicedirettore dell’Istituto Storico Germanico di Roma, e Carlo Gentile dell’Università di Colonia.

La mostra si articola in particolare in 8 nuclei tematici:

  • 1. La visita di Hitler a Napoli (maggio 1938)
  • 2. Le visite ufficiali dei gerarchi nazisti e turismo tedesco a Napoli (1937-1939)
  • 3. L'entrata in guerra dell'Italia e Napoli nel comune impegno bellico italo-tedesco: lo scoppio della guerra, la convivenza dei soldati tedeschi con i napoletani, i bombardamenti su Napoli, i loro effetti e la vita sotto i bombardamenti.
  • 4. Un militare della Wehrmacht fotografo: Hilmar Landwehr
  • 5. Armistizio, fine dell'alleanza italo-tedesca, sbarco degli Alleati a Salerno
  • 6.  Occupazione nazista e Quattro Giornate  di Napoli
  • 7. Rappresaglie e stragi tedesche in Campania
  • 8. Rielaborazione storico-processuale e dialogo italo-tedesco nel secondo dopoguerra

La Mostra, ad ingresso gratuito, sarà aperta dalle 9 alle 19.


A cura di Redazione c/o COINOR: redazionenews@unina.it  |  redazionesocial@unina.it

Allegati