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“La lunga rotta per la rigenerazione collaborativa del Molo San Vincenzo del porto di Napoli”

Molo

Il Molo San Vincenzo, alla destra dell’attuale Stazione Marittima, si protende da secoli nel mare di Napoli. Alla sua estremità, la statua di San Gennaro accoglie chi arriva dal mare e saluta chi parte, come ha fatto con generazioni di viaggiatori e migranti diretti verso le Americhe. È un luogo-soglia, intimo e collettivo, capace di custodire memorie profonde e, allo stesso tempo, di aprire lo sguardo sul futuro. Oggi il Molo appare come uno spazio vuoto dalle potenzialità ancora da compiere: un varco simbolico in cui si intrecciano progetti di rigenerazione urbana, immaginazioni sociali e desideri di una città che vuole ritrovare il proprio rapporto con il mare.

Martedì 9 dicembre 2025 nella sala dei Baroni del Maschio Angioino alle 17 sarà presentato il volume “La lunga rotta per la rigenerazione collaborativa del Molo San Vincenzo del porto di Napoli”. Il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, apre l’incontro. Intervengono Laura Valente, coordinatrice di Napoli 2500 anni, Marella Santangelo, direttrice del Dipartimenti di Architettura e Edoardo Cosenza, assessore alle infrastrutture, che racconteranno la loro esperienza di promozione, ricerca e intervento per l’uso del Molo San Vincenzo e più in generale la vivibilità del waterfront napoletano.

Gli ospiti interloquiranno con gli autori e le autrici del testo: i FMSV - Friends of Molo San Vincenzo, alias Caterina Arcidiacono e Fortuna Procentese del Dipartimento di Studi Umanistici, Alessandro Castagnaro del Dipartimenti di Architettura, Umberto Masucci del Propeller Club, Eleonora Giovane di Girasole e Massimo Clemente dell’ITC CNR.

Un percorso lungo, intenso e appassionato che i FMSV hanno intrapreso per restituire il Molo San Vincenzo alla città. Un libro, pubblicato con un’azione sinergica di Paparo Editori e Fedoa Press dell’Ateneo Federico II, che ripercorre gli obiettivi dell’impegno, le metodologie adottate, i risultati raggiunti.

Studi, progetti, ascolto dei desideri dei cittadini, costruzione di una rete istituzionale con Comune di Napoli, Marina Militare e Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale sono state le azioni perseguite negli anni. Studenti, studentesse dei corsi di laurea in psicologia, coordinati da Fortuna Procentese, direttrice del Community Psychology Lab dell’Università Federico II, hanno affiancato i diversi esperti e stakeholder coinvolti nella impresa e hanno applicato le metodologie della psicologia di comunità per attivare un processo virtuoso di partecipazione finalizzato alla sensibilizzazione sulle potenzialità del Molo.

E’ stata una navigazione tutt’altro che semplice, fatta di tenacia, dialogo, pazienza e fiducia, che testimonia un esempio concreto di co-creazione interistituzionale, una possibile best practice nel rapporto tra città, porto e istituzioni. L’incontro del 9 dicembre non chiude un viaggio iniziato quasi dieci anni fa: lo racconta, per renderlo condivisibile, replicabile, proseguibile. In particolare, il testo dà conto del viaggio di cittadini, studenti, studentesse e ricercatori per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sulle potenzialità del Molo per il benessere e la vivibilità della città. L’iniziativa supporta la convinzione che il Molo San Vincenzo torni presto a essere vissuto, attraversato e amato da chi arriva, da chi resta, da chi torna.

 


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