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Presentazione della mostra ‘Antonio Mancini e Vincenzo Gemito'
Verrà presentata sabato 14 ottobre 2023 alle 10.30 la mostra ‘Antonio Mancini e Vincenzo Gemito' nella Sala Consiliare del Comune a Pescara, che verrà inaugurata alle 12.30 presso il Museo dell'Ottocento – Fondazione Di Persio-Pallotta (Viale G. d'Annunzio, 128). La mostra è a cura di Manuel Carrera, Fernando Mazzocca, Carlo Sisi e Isabella Valente ed ha il patrocinio del Consiglio Regionale dell'Abruzzo, del Comune di Pescara e del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
La mostra ha ricevuto la collaborazione dell'associazione METS percorsi d'Arte per il reperimento di numerose opere. L'esposizione propone, per la prima volta, un confronto tra il pittore Antonio Mancini (Roma 1852- 1930) e lo scultore Vincenzo Gemito (Napoli 1852 –1929), fra i più originali e interessanti protago[1]nisti del panorama artistico in Italia e in Europa tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. Un confronto ravvicinato reso possibile dalla presenza di 140 opere, caratterizzate da molteplici materiali e tecniche: dalla pittura su tela e su tavola alla scultura (in terracotta, cera, bronzo e marmo) al disegno. Il percorso espositivo è stato pensato per rivelare affinità e differenze, reciproche contaminazioni, nonché gli aspetti ancora inediti di entrambi gli artisti che, ispirati dall'adesione "al vero", ritrassero senza retorica scugnizzi, saltimbanchi, "prevetarielli", piccoli malati, testimoni di un'umanità diseredata. Le opere in mostra abbracciano un ampio periodo: dagli anni della formazione napoletana, quando Antonio Mancini e Vincenzo Gemito muovono insieme i primi passi nell'ambiente artistico della Napoli della metà degli anni Sessanta, dominato dalle figure di Domenico Morelli, Filippo Palizzi, Stanislao Lista, per arrivare alle opere del periodo parigino, che riflettono un confronto dialettico con l'arte francese contemporanea, fino agli anni della maturità, con le produzioni dell'ultimo ventennio dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, come la serie di Autoritratti.
L'esposizione è arricchita dalle diciassette opere di Antonio Mancini appartenenti alla collezione permanente del Museo dell'Ottocento Fondazione Di Persio-Pallotta. I capolavori sono stati concessi da collezioni private e istituzioni museali quali la Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il Museo delle Raccolte Frugone di Genova, la Galle[1]ria d'Arte Moderna di Milano, la Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro - Raccolta Lercaro di Bo[1]logna, la Galleria d'Arte Moderna di Roma, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Direzione Regionale Musei Campania - Museo Certosa di San Martino di Napoli.
Un fondamentale prestito deriva dalla Collezione Intesa Sanpaolo - Gallerie d'Italia di Milano e Napoli, con ben sedici opere. Il catalogo è a cura di Silvana Editoriale.
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