SULIEIA, parte il progetto transnazionale per iniziative di alta formazione

Immagine relativa al contenuto SULIEIA, parte il progetto transnazionale per iniziative di alta formazione

Verranno realizzate entro marzo 2026, 22 nuove attività di didattica innovativa e percorsi di training linguistici ed interculturali aperti a tutta la comunità federiciana, con il supporto del Centro Linguistico d'Ateneo - CLA e del Centro SInAPSi per l'Inclusione Attiva e Partecipata degli Studenti. Si tratta del progetto transnazionale denominato SULIEIA (Supporting Universities in digital transition, educational Innovation, & environment protection fostering the Launch of Italian Educational Institutions Abroad) di cui la Federico II è capofila con altri 4 Atenei del Sud (Università degli Studi della Basilicata, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Università degli Studi del Sannio di Benevento, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria) e con 30 Atenei della sponda sud del Mediterraneo e Western Balkans per iniziative di alta formazione.

Il progetto SULIEIA, che propone attività di didattica innovative, anche in modalità mista, pianificate con i partners, sarà realizzato attraverso il finanziamento TNE (Iniziative Educative Transnazionali) in attuazione della sottomisura T4 ‘Iniziative Transnazionali in materia di istruzione', Investimento 3.4 ‘Didattica universitaria e competenze avanzate' del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4 ‘Istruzione e ricerca' – Componente 1 ‘Potenziamento dell'offerta dei servizi all'istruzione: dagli asili nido all'Università'. Esso mira a incentivare l'internazionalizzazione delle università italiane e valorizzare il modello di istruzione superiore italiana quale ‘best practice' a livello mondiale", come specificato dal MUR.

Particolare attenzione alla dimensione Gender, con un workpackage finalizzato ad analizzare ed implementare i piani di Gender Equality nelle Università partners e condividere buone pratiche e skills.

"La maggior parte del programma verte sulle attività e connessioni con le Università facente parti del MUNA (Mediterranean and Middle East Universities Network Agreement) -che rappresenta una ricchezza per tutto l'Ateneo ed i partners del Consorzio- commenta Valeria Costantino, Delegata ai Programmi Erasmus + e coordinatrice del progetto -. MUNA nasce dalla dedizione del collega Gilberto Sammartino, che ha reso disponibile a tutto l'Ateneo, contatti ed una visione di UNINA come hub del Mediterraneo- aggiunge. Nell'ambito di MUNA sono già state realizzate Summer School focalizzate su tematiche di bio-economia circolare, eventi satelliti a Congressi internazionali (CUCS 2021), (EMCEI 2023), nonché potenziamento di progetti di Education e di ricerca per il Mare Nostrum coordinate da Giulia Guerriero, Direttore del Centro Interdipartimentale Ricerca per l' Ambiente (CiRAm), con il contributo di Francesca Galgano, Renato Capozzi, Serena Calabrò, Valeria Giosafatto, Claudio Pignatta, Eugenio Zito, e tanti dottorandi federiciani ed internazionali" - conclude la professoressa Costantino.


Redazione

c/o COINOR: redazionenews@unina.it