"Scritture in transito tra letteratura e cinema", "Padri e figli"

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Nuovo appuntamento con il seminario 'Scritture in transito tra letteratura e cinema' guidato da Silvia Acocella (Letteratura italiana contemporanea) con i curatori dei Laboratori permanenti, Francesco Amoruso (Scrittura), Gianluca Della Corte (Audiovisivi e multimediali), Marianna Lucia di Lucia (Videocritica cinematografica), Annachiara Monaco (Modelli e strutture narrative).
 
L'incontro di venerdì 19 marzo 2021 percorrerà il legame tra padre e figlio. Con Ilaria Guardasole ci si collegherà con il Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano diretto da Vincenzo Borrelli e Cristina Ammendola.
 
Il seminario si svolgerà dalle 15 alle 17 attraverso la piattaforma Microsoft Teams
(codice: q7834f4); ogni incontro sarà registrato e pubblicato sul sito del seminario.
 
L'«evaporazione del padre» (Lacan) sarà raccontata attraverso l'allungarsi della sua ombra sulla vita dei personaggi orfani (Debenedetti). Sotto la forza castrante di una mano paterna sollevata in alto, come quella di un Dio giudicante, la mano del figlio scriverà lettere, da Kafka a Mozart, in un universo inconciliato e non redento (Said).  Il Padre padrone percorrerà pellicole e spartiti con la legge della parola, dall'incubo del Convitato di pietra di Amadeus al distacco per amore di Billy Elliot. L'educazione paterna passerà, fiabescamente, per un apprendistato alle menzogne narrative e alla verità del fingere, con Nemo, Pinocchio, Big Fish. La carrellata dei padri nelle serie televisive di Antonio Vasaturo farà da innesco al viaggio e alla ricerca del padre, con l'andatura squilibrata di Cheyenne (This must be the place) appoggiato a un trolley e ai vuoti della sua vita. Il Gattopardo «torreggerà» su tutti i padri mancati, con il segreto di un figlio perduto al centro del suo «sedimento di lutto». I padri surrogati, dal Monello a Léon, apriranno il campo di una nuova legalità, dove «ogni paternità richiede un'adozione». La rifrazione della figura paterna corrisponderà a una moltiplicazione dei figli, tutti liberi, in Father and son, di essere sé stessi, unici e fratelli allo stesso tempo. Le foto scattate di nascosto al padre giudicante mentre dorme, uniranno le immagini-affezione di Kore'eda alla prima incrinatura bagnata di pianto della lettera di Kafka e all'ultimo sguardo di figlio che ama e vede senza essere visto, in Padrenostro: padri amati di spalle dagli stessi battiti, di occhi e di cuore, delle loro creature.
 

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Redazione

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