Dalla pizza alla cura dell'uomo, le abilità di RoDyMan

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RoDyMan, acronimo di Robotic Dynamic Manipulation, è un progetto di ricerca finanziato dall'European Research Council al Consorzio CREATE e condotto presso il PRISMA Lab del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologie dell'Informazione dell'Università di Napoli Federico II dal team coordinato dal Professore Bruno Siciliano, ambasciatore di un'eccellenza napoletana apprezzata in tutto il mondo.

L'obiettivo è lo sviluppo di un robot di servizio capace di manipolare con destrezza oggetti elastici e morbidi che cambiano di continuo densità e forma. Se ne prevede l'impiego non solo in campo manifatturiero ma anche nell'assistenza alla persona, in campo medico-chirurgico, e in altre attività che comportino l'uso delle mani. Dato che per preparare una pizza serve una straordinaria destrezza manuale si è pensato di realizzare un robot pizzaiolo. È un tributo a Napoli, città all'avanguardia nella tecnologia robotica e nell'automazione, ma soprattutto nella cultura e nella gastronomia, di cui la pizza è simbolo e tradizione.

La realizzazione di un robot capace di manipolare oggetti come un essere umano è tra le sfide più attese e difficili della robotica. Si tratta di replicare in una macchina abilità che sono frutto dell'evoluzione biologica e culturale dell'uomo.

L'impresa è difficilissima, soprattutto per due ordini di problemi. Primo: non conosciamo del tutto la natura umana, condizione indispensabile per poterne replicare le funzioni in una macchina. Secondo: ci molti sono limiti tecnici alla realizzazione di un robot bio-ispirato, non ultimi quelli relativi alla necessità di renderlo conviviale ed esteticamente apprezzabile.

Le ricadute del progetto sono innumerevoli. Ovviamente l'intento non è certo quello di sostituire il pizzaiolo. Molte analogie esistono fra il manipolare in maniera non prensile un oggetto come l'impasto della pizza e quello di operare, per esempio, su tessuti e muscoli. Da poco è stato inaugurato il Centro Interdipartimentale di ricerca ICAROS ove si studieranno nuove frontiere di chirurgia robotica e le conoscenze acquisite tramite RoDyMan saranno pian piano lì trasferite. Altre applicazioni si avranno sia in ambito industriale sia nello sviluppo di arti inferiori per i robot poiché, da un punto di vista teorico, la manipolazione non prensile ha molto in comune con l'atto del camminare.

I costi del progetto sono stati in gran parte utilizzati per reclutare studiosi italiani e stranieri presso il PRISMA Lab. In un periodo dove si parla molto di fuga di cervelli, il progetto RoDyMan ha consentito a molti studiosi italiani, e in particolare napoletani, di restare nel proprio paese per migliorare le proprie competenze.

Molti studenti d'ingegneria possono ora misurarsi con tecnologia prima presente solo all'estero. RoDyMan è riuscito inoltre ad attrarre validi ricercatori da tutto il mondo: il team del PRISMA Lab vanta ricercatori provenienti dalla Francia, dalla Turchia, dal Giappone, dall'Argentina, dal Messico e continuerà a reclutare fino alla fine del progetto, a metà 2018. Per quella data, l'auspicio è che RoDyMan sarà in grado di replicare la preparazione della pizza e aprire nuove frontiere per scenari e ricerche ancor più interessanti dal punto di vista sociale e umano.

Sul canale YouTube del PRISMA Lab sono visibili diversi video dei risultati di ricerca e dell'ampia copertura mediatica di RoDyMan e degli altri progetti condotti dal team del prof. Siciliano.

 

 


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