Il Corso si propone di contribuire alla formazione di un medico che abbia competenze specifiche ed aggiornate in ambito proctologico in considerazione del grande sviluppo che la proctologia ha avuto negli ultimi anni; esso è svolto in collaborazione con la Società Italiana di Chirurgia Colo-Rettale (SICCR). Le malattie proctologiche rappresentano una patologia di grande rilevanza socio-sanitaria, ma la etiopatogenesi ,la fisiopatologia e le molteplici possibilità di trattamento che si sono sviluppate negli ultimi tempi e che sono connesse anche all'esponenziale sviluppo tecnologico (trattamenti mininvasivi, anche con l'utilizzo di apparecchiature laser e radiofrequenza) non sono adeguatamente affrontate, né nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, né nelle Scuole di Specializzazioni di interesse. Il processo formativo e di aggiornamento in ambito proctologico è dunque affidato esclusivamente, o per la gran parte, ad iniziative di aggiornamento portate avanti da Società Scientifiche che si interessano di Colon-Proctologia, mancando un organico programma formativo/professionalizzante svolto in ambito universitario. Il Corso di Perfezionamento in CHIRURGIA PROCTOLOGICA intende proporsi come valido supporto per chi intende affrontare le malattie proctologiche nei loro molteplici aspetti.

Obiettivi Specifici

Il Corso si prefigge di dare adeguate risposte, attraverso un progetto articolato eventualmente a livello interdipartimentale, a pazienti affetti da patologie proctologiche e del pavimento pelvico. Il programma didattico, frutto anche della nostra attività assistenziale e di ricerca potrà essere svolto attraverso i seguenti punti:

1) Esatto inquadramento etiopatogenetico, fisiopatologico e diagnostico delle malattie proctologiche.
2) Scelta di percorsi di trattamento medici, chirurgici o riabilitativi in funzione dell'inquadramento attuato, con verifica dei risultati attraverso controlli programmati nel tempo.
3) Studio dei meccanismi biologici che intervengono nelle malattie acute e croniche a carico del sistema venoso.
4) Studio di nuovi test diagnostici in grado di valutare le modificazioni funzionali indotte dai diversi quadri patologici e dalle terapie applicate.
5) Sperimentazione e confronto di terapie mediche, chirurgiche e riabilitative anche in considerazione del reinserimento sociale ed il miglioramento della qualità di vita dei pazienti.

Per informazioni dettagliate si consiglia la lettura del regolamento

Percentuale minima di frequenza richiesta: 80%