Ingegneria Geotecnica nella Conservazione del Patrimonio Culturale

  • Struttura responsabile: Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale
  • Coordinatore / Direttore: Prof. Alessandro FLORA
  • N° posti: Numero massimo: 30 - Numero minimo: 10
  • Costo: € 500,00
  • Durata: Mesi: 4 / Ore: 175
  • Crediti formativi: 30
  • Requisiti per l'ammissione: vedi regolamento
  • In collaborazione con:
    • CI.Be.C.
  • Sede del corso:
    • Piazzale Tecchio 80, terzo piano – sede CI.Be.C.
  • Anno d'istituzione: 2021/22
  • Note:

    A.A. 2022/23: Bando e atti concorsuali

Obiettivi formativi

Il Corso si prefigge di approfondire gli aspetti geotecnici di interesse per la tutela del patrimonio costruito, tenendo conto della possibilità che gli allievi abbiano estrazioni culturali di partenza diverse. Pertanto, dopo una breve introduzione di carattere generale sui criteri metodologici di riferimento relativi alla conservazione e al restauro di costruzioni di pregio storico o architettonico, il corso richiamerà preliminarmente alcuni concetti base dell'ingegneria geotecnica. A tal fine, si faranno semplici richiami alla meccanica del continuo e al comportamento dei mezzi multifase, funzionali alla definizione del comportamento dei terreni in condizioni lontane dalla rottura o a rottura, mettendo in evidenza il ruolo dell'acqua di porosità e della sua interazione con lo scheletro solido sul comportamento dei terreni. Questa prima parte del corso ha lo scopo di consentire a tutti gli allievi, anche se non in possesso di laurea magistrale in Ingegneria Civile (classe di laurea LM23) o Ambientale (classe di laurea LM35), di svolgere analisi quantitative sul comportamento delle opere in esame, in termini di carico limite e cedimenti assoluti e differenziali. La seconda parte del corso si concentrerà sull'identificazione delle possibili cause di dissesto, sia naturali (frane, terremoti) sia di natura antropica (scavi, gallerie superficiali). Senza entrare nei dettagli più specialistici di queste cause, che dovrebbero essere oggetto di corsi a sé stanti, si illustreranno gli aspetti più importanti relativi sia alle condizioni di equilibrio dei pendii e agli effetti che l'acqua può avere su di esse, sia agli effetti in superficie di scavi e gallerie, fornendo semplici strumenti per la loro valutazione quantitativa. Si forniranno infine informazioni rispetto ad alcuni aspetti di rilievo del comportamento dinamico dei terreni, soffermandosi sugli effetti che essi hanno in termini di interazione con il costruito. Una volta in possesso di questi strumenti di analisi, gli allievi affronteranno i possibili problemi riscontrabili nelle fondazioni del costruito storico (patologia), per poi giungere ad una possibile diagnosi e quindi ad una strategia di intervento compatibile con i limiti imposti dai criteri di conservazione e restauro. Tra i possibili interventi saranno considerati quelli direttamente mirati ad una modifica del comportamento delle fondazioni, e quelli concentrati nei terreni per una modifica del loro comportamento o per gli effetti indiretti generati. La parte terminale del corso sarà dedicata ad una approfondita disamina di alcune case histories emblematiche attraverso seminari tenuti da docenti con esperienza diretta sugli argomenti trattati. Il caso paradigmatico della Torre di Pisa avrà un suo spazio finale di approfondimento, per discutere in dettaglio le fasi di indagine, interpretazione, previsione e intervento che hanno condotto alla soluzione del problema e al successo ben noto a tutti.

Modalità didattica

Per informazioni dettagliate si consiglia la lettura del regolamento

Presenza e impegno orario

Percentuale minima di frequenza richiesta: 80%