Festival italiano dello sviluppo sostenibile

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Il 22 maggio si apre a Napoli il primo Festival italiano dello sviluppo sostenibile: una maratona di 17 giorni, uno per ogni obiettivo, con oltre 200 eventi in tutto il territorio nazionale. La organizza l'Asvis, l'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile.

La manifestazione si aprirà con un incontro presso il Teatrino di Palazzo Reale dedicato alle disuguaglianze che vedrà la partecipazione, tra gli altri, del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, del ministro del Lavoro Giuliano Poletti e del ministro della Coesione territoriale Claudio De Vincenti. E si concluderà a Montecitorio il 7 giugno, alla presenza delle più alte cariche dello Stato.

La giornata si articolerà in quattro sessioni, ciascuna dedicata a un tema specifico: educazione e cultura; sviluppo e imprenditoria; alimentazione e salute; lavoro e welfare. Le sessioni seguiranno la medesima struttura: un'introduzione/provocazione sul tema, la presentazione di alcune esperienze di successo estremamente innovative e un panel per approfondire il tema e proporre possibili soluzioni.

Per partecipare all'evento compila il modulo presente nella pagina dedicata.

17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs nell'acronimo inglese, da Sustainable Development Goals), uno per ogni giorno dell'evento, che l'Italia ha sottoscritto nel settembre 2015 nell'ambito dell'Agenda 2030 dell'Onu. Per sostenere la sfida della sostenibilità il compito da affrontare è impegnativo. Rispetto ai 17 Sustainable Development Goals, l'Italia compare nella 'zona rossa', cioè in una condizione critica, in sette obiettivi: educazione, occupazione, disuguaglianze, consumo responsabile, lotta contro il cambiamento climatico, pace e giustizia, e partnership, e in quella 'gialla' nei rimanenti 10. Mentre in nessun caso rientra in quella 'verde', cioè quella in linea con gli obiettivi.

Per questo occorre rendere lo sviluppo sostenibile un tema centrale nell'agenda politica. Il 2017 sarà un anno cruciale per decidere se l'Italia intende onorare gli impegni assunti in sede Onu e fare della sostenibilità economica, sociale e ambientale l'obiettivo imprescindibile del proprio futuro.


Redazione

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