'Il Fu Mattia Pascal' di Tato Russo al Teatro Bellini

'Il Fu Mattia Pascal' di Tato Russo al Teatro Bellini

"Io mi chiamo Mattia Pascal". E' da questo asserto che si parte per approfondire uno dei grandi classici della letteratura italiana contemporanea: il "Fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello, scritto nel 1903.

A portarlo in scena al Teatro Bellini  di Napoli sarà dal 3 al 12 febbraio 2012 Tato Russo con la sua personale rivisitazione del Mattia Pascal – Adriano Meis nazionali.

Luoghi e tempi della narrazione non sono molto bene specificati, in quanto la storia è un enorme flashback. Si può inoltre immaginare che il periodo sia a cavallo tra la fine dell'800 e gli inizi del 900 (periodo in cui è vissuto Pirandello).

 

Il libro presenta un struttura narrativa piuttosto lineare, anche se fabula ed intreccio non combaciano: l'intero romanzo è, come già precedentemente notato, un lungo flash back in quanto è il protagonista stesso che fa della sua vicenda un libro.

Voce narrante e narratore si identificano nel protagonista, Mattia Pascal - Adriano Meis. Quasi sempre prevale il punto di vista interno del personaggio principale più che quello onnisciente del narratore.

Mattia Pascal è il testimone esemplare della condizione di uomo prigioniero delle "maschere sociali" di marito, di padre, di figlio, di fratello che foderano la nostra vera identità. L'opera è un esempio chiaro di relativismo orizzontale dove il Mattia Pascal è presente in una "forma" mentre Adriano Meis lo è in un'altra.

Il protagonista esprime l'angoscia di quest'uomo, tormentato dall'impossibilità di sfuggire alle consuetudini e ai vincoli della società che sono un freno inibitore ma nel frattempo sono l'unico modo d'esistere e sopravvivere

La riduzione in commedia tralascia la tecnica della narrazione propria del romanzo e trasferisce ad una dimensione teatrale il racconto. L'autore Tato Russo, liberandosi dal vincolo della struttura letteraria fa propria la sostanza del testo per riscriverla in commedia nello stesso linguaggio drammaturgico che avrebbe auspicato il Pirandello nella costruzione per il teatro.

Questa rappresentazione, impregnata del contrasto tra realtà e illusione è resa "scena" con straordinaria semplicità in un misto di gioia e di sofferenza, di umorismo e amarezza, di comico e di tragico così da recuperare e ri-acquisire un repertorio comune di commedia, da sempre terreno fertile a teatro. (C.Crispino)



Per informazioni:
Teatro Bellini - via Conte di Ruvo, 14 - tel. 081.549.12.66

www.teatrobellini.it


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