Studenti da Oscar alla Federico II

Studenti da Oscar alla Federico II

Salernitano il primo, napoletano il secondo. L'uno mago degli effetti speciali premiato agli ultimi Oscar. L'altro considerato tra i sei scienziati più importanti al mondo nel campo della fisica.

Si tratta di Giuseppe Motta e di Giovanni Amelino-Camelia, due giovani campani che, in campi completamenti diversi, hanno saputo guadagnarsi gli onori delle cronache. In comune il legame con la Federico II.

Trentenne agropolese, a Giuseppe manca solo l'esame di laurea per concludere il suo percorso universitario in Ingegneria Informatica. Intanto, però, se la tesi attende di essere discussa, enormi sono i risultati e le soddisfazioni raggiunte nel campo dell'animazione computerizzata. Il laureando Motta, dopo avere lavorato per diversi anni in Italia alla realizzazione di lungometraggi e spot pubblicitari, si è spostato da Berlino a Stoccarda, da Bruxelles a Londra collaborando con le maggiori produzioni nel campo dell'animazione. Fino ad approdare a Hollywood dove si è tenuta la settantanovesima edizione della cerimonia di premiazione degli Oscar.

"Nel film La Bussola D'Oro mi sono occupato principalmente delle battaglia finale – ha commentato Giuseppe - ho lavorato sullo shader della neve, mi sono occupato dell'illuminazione di lupi, streghe e tartari digitali e del bolvanger, il grosso edificio dove venivano trasferiti i bambini rapiti. Inoltre mi sono occupato anche del pre-compositing di alcune scene. Ho realizzato degli shot interamente digitali e mi sono occupato delle camere che avevano come protagonista l'orso Iorek".
Con il team della Bussola d'Oro Giuseppe ha ricevuto l'Oscar per i migliori effetti visivi.

Diversa ma altrettanto ricca di riconoscimenti è la carriera di Giovanni Amelio-Camelia. A quarantadue anni è considerato il nuovo Einstein. Sua l'elaborazione di una teoria innovativa che, se confermata, risolverà uno di problemi più annosi della fisica: riuscire a racchiudere sotto un unico modello teorico le leggi del mondo infinitamente piccolo e quelle che regolano l'universo.

Dopo la laurea alla Federico II con il professore Franco Buccella, il fisico napoletano ha messo piede in tutti i più importanti istituti al mondo nel campo delle scienze. Primo fra tutti il Mit di Boston.
Approdato alla Sapienza di Roma dove oggi insegna, Giovanni Amelio-Cameli conserva un ottimo ricordo della sua università d'origine.

"La formazione universitaria è stata determinate per i miei studi successivi – ha dichiarato sulle pagine de Il Mattino – e mi ha permesso in molti casi di essere avvantaggiato in America rispetto ai compagni di corso".

"Se mi proponessero di tornare a Napoli – afferma – lo farei sicuramente". Invito da raccogliere. (a.m.)



Redazione

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