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La piramide dell'Everest in un 'click'

La piramide dell'Everest in un 'click'

Al Palamonti di Bergamo, il 12 ottobre 2006, il premio Nobel Paul Crutzen, scopritore del buco dell´ozono e responsabile del programma internazionale per l´ambiente "Atmospheric Brown Cloud" delle Nazioni Unite, ha effettuato in diretta il primo collegamento webcam con l'Everest, che permetterà di monitorare e controllare, direttamente dall'Italia, la strumentazione scientifica della stazione Abc Pyramid.

Il dispositivo è installato dal Comitato Ev-K²-CNR presso la stazione ABC Pyramid (Nepal, 5.079 metri di quota), che monitora il livello di inquinamento atmosferico sovrastante l´Himalaya. I dati raccolti, vengono spediti in tempo reale, via satellite, all'Isac-Cnr di Bologna e, nel giro di pochi minuti vengono messi in internet, e resi visibili da tutti grazie ai siti web http://www.evk2cnr.org e http://www.montagna.org.

Il collegamento ha permesso anche un dibattito in diretta tra i presenti in sala e i ricercatori del Comitato Ev-K²-CNR impegnati – a migliaia di chilometri di distanza – presso la Piramide. I giornalisti e gli studenti presenti hanno avuto la possibilità di vedere delle immagini spettacolari e di dialogare in tempo reale con l´Himalaya.

Crutzen ha lanciato, ad autorità e stampa intervenute un segnale di speranza: "la situazione del pianeta è preoccupante, ma i catastrofismi non servono. Il buco dell´ozono potrebbe anche chiudersi entro il 2050. Ma per invertire la rotta servono interventi mirati, maggior consapevolezza e tecnologie ecocompatibili che risolvano i problemi attuali dell'inquinamento", concludendo che: "con il programma dell´Atmospheric Brown Clouds si stanno producendo risultati eccellenti, e l´installazione della ABC Pyramid sull´Himalaya rappresenta un tassello fondamentale per la ricerca scientifica internazionale".

E' importante quindi un monitoraggio continuo nel tempo, in grado di produrre per gli anni futuri dati significativi e sempre più dettagliati. (StELIA)



Redazione

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