Discriminazione razziale e autonomia privata

La discriminazione razziale in rapporto con l'autonomia privata è il tema dell'importante convegno col quale la Federico II prende parte alla Seconda settimana di azione contro il razzismo organizzata dall'UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) che, dal 18 al 26 di marzo, avvia una serie di iniziative sul tema razzismo e della discriminazione coinvolgendo mondo dello sport, della scuola e dell'università.
L'impegno delle università italiane, coinvolte sul tema con workshop e seminari specialistici, parte proprio dall'Ateneo che il 22 marzo, nell'Aula Pessina della Facoltà di Giurisprudenza, ospita il convegno dal titolo "Discriminazione razziale e autonomia privata".
La storia del principio di uguaglianza e parità in ambito internazionale parte mezzo secolo fa, quando a New York, il 7 marzo 1966, fu adottata la Convenzione Internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, ratificata nell'ottobre del 1975 dallo Stato Italiano. In ambito europeo gli stessi principi sono richiamati dall'articolo 13 del trattato Istitutivo dell'Unione Europea e dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea firmata a Nizza nel 2000. In ambito nazionale invece è l'articolo 3 della costituzione italiana a sancire il diritto di pari dignità e uguaglianza, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Nel luglio del 2003 con l'approvazione del decreto legislativo n. 215 facendo propria la direttiva comunitaria sulla parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica, si è compiuto un ulteriore passo in avanti verso la piena integrazione tra le diverse popolazioni presenti sul territorio nazionale.
L'ambito di applicazione delle norme riguarda un campo ampissimo che va dall'accesso all'occupazione, alle condizioni di lavoro, all'orientamento e alla formazione professionale, ai diritti sindacali, al diritto all'assistenza, all'istruzione, all'accesso all'alloggio e ai servizi in generale.
"Il dogma dell'autonomia contrattuale trova il suo limite costituzionale nel rispetto della dignità umana e dell'utilità sociale. In quest'ottica, e alla luce della normazione delegata, è auspicabile un diverso approccio nei confronti della uguale possibilità di accesso, tuttora frequentemente negata, a beni e servizi, ivi incluso l'alloggio, per i cittadini di diversa razza o etnia".
Di questi tutti questi temi tratterà il convegno che avrà inizio alle ore 15 con i saluti del rettore Guido Trombetti, del preside di Giurisprudenza Michele Scudiero e del presidente della Corte di Appello di Napoli Raffaele Numeroso. Seguiranno quattro interventi che toccheranno con differenti approcci il tema della discriminazione razziale.
Inizierà Maria Antonia Garzia, magistrato consulente dell'UNAR con una relazione che andrà ad analizzare le segnalazioni e gli interventi di contrasto dell'UNAR alla discriminazione razziale nel settore dell'autonomia privata. Seguirà l'intervento del professore Franco Guarino, ordinario di Diritto Internazionale alla Facoltà di Economia d'Ateneo con una relazione dal titolo Lo strumento europeo di lotta alla disc
riminazione razziale e la sua applicazione in Italia, alla luce del diritto internazionale generale e convenzionale. A seguire Massimo Bianca, ordinario di Diritto Privato alla Facoltà di Giurisprudenza de La Sapienza di Roma, tratterà il Problema dei limiti dell'autonomia contrattuale in ragione del principio di non discriminazione. Ancora Francesco Santoni, ordinario di Diritto del Lavoro alla Facoltà di Giurisprudenza della Federico II, approfondirà il tema della discriminazione in relazione col mondo del lavoro ne suo intervento dal titolo Tutele antidiscriminatorie e rapporti di lavoro: le discriminazioni razziali. A chiudere la giornata sarà Lucio Napolitano, giudice del tribunale di Napoli, che compirà un'Analisi delle giurisprudenza in materia di applicazione del principio di non discriminazione per motivi razziali.
Nel corso della giornata prenderanno parte al dibattito Massimo Angrisano, dirigente del settore O.R.Me.L. della Regione Campania, Carla Gambardella, presidente del Cidis Onlus, Giancarlo Taurini, presidente dell'Unione Internazionale del Notariato Latino, Lorenzo Maratea, dottore in Giurisprudenza, Severino Nappi, professore associato di Diritto del Lavoro all'Università degli Studi della Calabria e Pasquale Orlando, presidente provinciale delle ACLI di Napoli.
Inoltre la giornata vede la presenza alle discussioni di tanti altri esponenti del mondo accademico e della società civile a partire dai due professori d'Ateneo Carlo Amirante e Gerardo Ragone (ordinario di Diritto Costituzionale, il primo, di Sociologia, il secondo), Nadia Caragliano, dirigente dei servizi dei Gruppi Etnici della Regione Campania, Lucio D'Alessandro e Franco Fichera, presidi rispettivamente delle Facoltà di Scienze della Formazione e di Giurisprudenza dell'Università Suor Orsola Benincasa, Antonio Petrillo, docente di Sociologia Generale e Andrea Pittasi, docente di Sociologi Giuridica, entrambi del Suor Orsola, Lucilla Gatt, docente di Istituzioni di Diritto Privato della Seconda Università di Napoli, Antonio Ruggiero, docente di Diritto Romano del SUN, Gerardo Marotta, presidente dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e i rappresentanti delle Organizzazioni per la tutela dei diritti degli immigrati. (a.m.)
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