"La Georgia di Kvara" alla Federico II

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"La Georgia di Kvara" è il titolo della versione italiana del libro dello scrittore Giorgi Kekelidze dedicato a Khvicha Kvaratskhelia. Il volume, che in Georgia è diventata ormai un best seller, sarà pubblicato in Italia a partire dal 15 dicembre e sarà presentato lo stesso giorno alle 18 nell'Aula Magna storica dell'Università Federico II

Il libro, prendendo spunto dal noto calciatore Khvicha Kvaratshelia, parla della storia travagliata della Georgia in questi ultimi decenni, delle aspirazioni dei georgiani all'indipendenza, del sentirsi europei e di come il calcio abbia rappresentato per loro, unica forma permessa per manifestare l'amor patrio, ad esempio durante una partita di calcio della Dinamo di Tbilisi e solo se la squadra era una di quelle appartenente all'Unione Sovietica, altrimenti il tutto era vietato e non solo nel mondo del calcio. Di come abbiano cercato di vedere e spesso solo ascoltare il campionato europeo, cosa proibita e severamente vietata durante l'Unione Sovietica. E' un libro che descrive aspetti poco conosciuti dagli italiani e che vuole far luce sulla terra affascinante da cui viene uno dei calciatori attualmente più famosi in Italia e non solo.
 
Ovviamente l'autore descrive anche i luoghi dell'infanzia intervistando i genitori di Kvaratskhelia e visitando la regione georgiana, Samegrelo, da cui proviene, viene descritta tutta la parabola di questo grande calciatore: dall'infanzia fino ai campi di gioco, accompagnando il racconto con aneddoti e storie di amici, parenti e componenti del piccolo villaggio in cui è nato.
E' un libro che vuole presentare la Georgia per quello che veramente é, cioé che non si tratta di una lettura a sfondo prettamente calcistico, ma che intende descrivere un Paese dalla millenaria cultura, caratterizzata dal forte senso di appartenenza occidentale.
 

I responsabili del progetto sono il professore Berika Shukakidze e Key Communication Company. Gli autori della prefazione del libro sono Diego Armando Maradona Junior ed Aka Morchiladze.


Redazione

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