Per il quinto anno consecutivo l'Università di Napoli Federico II invita un poeta a risiedere in città per tenervi una serie d'incontri con gli studenti e i professori dell'Ateneo, con le scuole, con la cittadinanza, al fine di rilanciare l'ascolto e la lettura della poesia. Il presupposto è che il poeta residente parla di poesia, ma anche parla "attraverso" la poesia: è la poesia che parla, è una cattedra simbolicamente occupata dalla poesia, dai suoi modi di comunicare e di provocare il senso del mondo.

Fabio Pusterla, una delle più importanti voci della poesia contemporanea, sarà  il poeta residente  che dal 10 al 14 maggio 2019, attraverserà Napoli nelle  diverse realtà, tra gli spazi della scienza e quelli della cultura umanistica, insieme agli specialisti, agli appassionati, i cittadini comuni.

Coniugando la provenienza da un'area geografica appartata (la Svizzera ticinese) con una formazione di primo livello (la scuola pavese di Maria Corti), Pusterla si è segnalato molto presto quale poeta importante, vincendo il Premio Sciller nel 2000 e ottenendo la definitiva consacrazione con l'antologia apparsa da Einaudi (Le terre emerse, 2009). Nel 2013 ha vinto il Premio Svizzero di Letteratura e il Premio Napoli per l'insieme dell'opera. Il libro più recente è Cenere, o terra(Marco y Marcos, 2018).

Lettore di grande carisma e notevole carica comunicativa, Pusterla - che nella vita quotidiana insegna a scuola - è anche un traduttore dal francese. Importante è in particolare il suo rapporto con il poeta Philippe Jaccottet, che ha tradotto e per il quale ha firmato la prefazione alla collezione delle uvres apparse nella prestigiosa collana della Pléiade (Gallmard, 2014).

Si parte venerdì 10 maggio 2019 alle 10 al Liceo Statale Ettore Majorana, con una lezione dal titolo ‘Leggere la poesia'. A seguire, alle 15.30, il poeta sarà alla Bioblioteca di Ricerca di Area Umanistica BRAU per un incontro su 'Il libro di poesia oggi'.