Incontro-testimonianza con Len Cooper al carcere di Nisida
Incontro-testimonianza con Len Cooper nel carcere minorile di Nisida, per raccontare una storia di riscatto contro ogni forma di intolleranza ed emarginazione.
Scrittore e giornalista con un ruolo di primo piano presso il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, una vita trascorsa a lottare per combattere le ingiustizie subite sulla propria pelle perché giudicato "diverso", Len Cooper racconterà la sua storia il prossimo 28 febbraio alle 17 nel carcere di Nisida nel corso dell'evento promosso dalla Federazione Italiana Donne Dottori Commercialisti ed esperti contabili – Fiddoc e patrocinato dall'Ordine dei Giornalisti della Campania. La testimonianza dello scrittore americano si iscrive nell'ambito del mese dedicato alla promozione della cultura "nera", "Black History Month", ricorrenza osservata negli Stati Uniti per promuovere lo studio e la conoscenza della cultura africana all'interno della scuola pubblica e per sensibilizzare l'opinione pubblica all'integrazione e alla comprensione del "diverso" come antidoto all'emersione di nuove derive razziste.
Insieme a Len Cooper, interverranno Gianluca Guida, direttore dell'istituto Penale Minorile di Nisida e Samuele Ciambriello, Garante campano delle persone private di libertà personale, Antonella La Porta, Presidente della Fiddoc - Federazione italiane donne dottori commercialisti ed esperti contabili e Fortunata Procentese, docente di Metodologie dell'intervento in psicologia di comunità - Università degli studi di Napoli Federico II. Modera Ottavio Lucarelli, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania.
Coope ha raccontato la sua storia nel libro autobiografico "The Children of my knee" (Createspace Independent Pub ed.), dove narra i soprusi subiti da un ragazzo nero americano nato a Birmingham (Alabama) nel periodo più brutale della segregazione. La sua è una storia di riscatto e di coraggio. Una storia commovente che ha molto da insegnare a chi sogna e desidera una vita migliore, a chi nel buio della sua esistenza non perde la speranza, a chi è disposto a lottare per la vita e i suoi valori e per chi si preoccupa di accogliere il "diverso".
Oggi lo scrittore vive a Napoli, che definisce "la mia casa", facendo riferimento alla generosità, alla tolleranza e all'apertura nei confronti del diverso.
Allegati:
Redazione
c/o COINOR: redazionenews@unina.it |redazionesocial@unina.it
F2 Magazine – Università degli Studi di Napoli Federico II testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli. Aut. n. 41 del 5/11/2019