'Voci dal passato' al Maschio Angioino

'Voci dal passato' al Maschio Angioino

INCISIONI MEDIOEVO SCOPERTE NEL MASCHIO ANGIOINO A NAPOLI

LAVORO DI RICERCA DI TRE ANNI, EMERGONO PITTURE MURARIE

(ANSA) - NAPOLI, 29 MAG - Esistono pitture murarie e

incisioni non ancora scoperte all'interno del Maschio Angioino

risalenti al Medioevo? La risposta a questo quesito è

affermativa. E' quanto ha potuto stabilire nel corso di un

lavoro durato oltre tre anni la ricercatrice Laura Miriello,

fondatrice dell'associazione di studi storici e delle discipline

spirituali Thelema, in collaborazione con Davide Lazzaro e il

geologo Enzo de Luzio, con la supervisione

storico-architettonica di Alfredo Buccaro, docente del

dipartimento di Architettura della Federico II e direttore del

centro di ricerca sull'iconografia della città europea.

La ricerca sarà presentata nel corso di una due giorni in

programma mercoledì 5 e giovedì 6 giugno dal titolo 'Voci dal

passato' al Maschio Angioino, nel corso della quale saranno

anche mostrate le foto più interessanti dell'attività svolta

dai ricercatori napoletani non solo a Castel Nuovo ma anche in

altre strutture architettoniche e nei siti storici della città

di Napoli: "L'obiettivo - spiega Miriello - era quello di

'mappare' e analizzare tutte le simbologie presenti nei siti di

interesse storico-religioso di Napoli, partendo dalla zona del

Borgo Orefici, (zona se pur povera oggi di tracce

architettoniche simboliche evidenti, porta ancora i segni

architettonici del passaggio delle varie fasi della storia sacra

e profana di Napoli), per poi continuare le indagini storiche in

altre aree della città".

Nel corso di questa ricerca il gruppo di lavoro guidato da

Laura Miriello si è imbattuto nelle simbologie ritrovate nel

Maschio Angioino, a cominciare da quella individuata

nell'Antisala dei Baroni: "La simbologia che abbiamo

riscontrato - conclude la ricercatrice napoletana - è risultata

spesso riconducibile a una sorta di 'cifrario' costituito da

forme geometriche e allegoriche che unite insieme o accoppiate

in vario modo davano vita ad una forma di codice artistico e

talvolta 'esoterico' mirato a 'imprimere' nell'animo di chi

guardava il senso nascosto di un messaggio atto a volte ad

affascinare in senso mistico-religioso lo spettatore".

(ANSA)


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