La donazione di midollo è una pratica sconosciuta a molti. Esistono, ad esempio, malattie gravi come la leucemia che colpiscono indistintamente uomini e donne di ogni età. Alcuni soggetti guariscono attraverso l'utilizzo dei protocolli tradizionali di cura, altri, invece, necessitano di un trapianto di midollo osseo per avere una speranza di guarigione. Molti credono che solo i consanguinei del malato siano i donatori più adatti, invece è possibile trovare una piena compatibilità anche con persone non appartenenti alla stessa famiglia.

Donare il midollo è un atto di generosità che va incoraggiato attraverso una corretta informazione sulla procedura del prelievo, i tempi e i rischi che, conferma Elena Cosentini, Responsabile del Centro Donatori di Midollo Osseo Na03 della Federico II, sono inesistenti: in più di 100.000 prelievi effettuati in tutto il mondo non è mai accaduto nulla al donatore.

"Per donare il midollo non c'è bisogno di cultura ma di un po' di cuore", continua la dottoressa Cosentini "la Campania è all'ultimo posto in Italia per donazioni assieme alla Valle d'Aosta". È pertanto necessario ricordare che la donazione è fondamentale e non rischiosa. La pratica del prelievo non è neanche dolorosa come si crede, sia che si scelga il metodo classico, breve e praticato sotto anestesia, che quello moderno, un po' più lungo ma totalmente indolore. In entrambi i casi il potenziale donatore, che deve essere maggiorenne, è sottoposto ad un check up completo, dopodiché le caratteristiche del suo midollo vengono inserite in un registro nazionale e solo in caso di bisogno verrebbe contattato per la donazione vera e propria.

Per l'iscrizione al registro donatori di midollo osseo a Napoli ci si può rivolgere al Centro Donatori di Midollo Osseo del Secondo Policlinico, tel. 081.746.25.31; al Centro Trasfusionale del  Policlinico Vecchio, tel. 081.566.50.64/78; al Centro Trasfusionale dell'Azienda Ospedaliera Cardarelli, tel. 081.747.24.92. (e.f.)