Cento anni fa nasceva Manlio Rossi Doria

Cento anni fa nasceva Manlio Rossi Doria

Nel centennale della sua nascita, un'intera giornata di studio sarà dedicata al ricordo di Manlio Rossi-Doria. Dal meridionalismo all'agricoltura del terzo millennio è il titolo del convegno che si terrà alla Facoltà di Agraria domani, 27 ottobre. Un'iniziativa congiunta di molteplici istituzioni che nasce dalla volontà di ripercorrere il pensiero dell'economista, nella consapevolezza dell'impossibilità di tracciare in una sola giornata di studio il complesso pensiero dell'economista. Partecipano al convegno: l'ANIMI, Associazione per gli Studi e Ricerche Manlio Rossi-Doria; il Centro per la Formazione in Economia e Politica dello Sviluppo Rurale; l'Istituto Banco di Napoli Fondazione; e, della Federico II, la Facoltà di Agraria e il Dipartimento di Economia e Politica Agraria.

Due in particolare le radici del pensiero e degli interessi rossidoriani che sono state selezionate per la giornata: quella meridionalista - al Mezzogiorno con i suoi temi e i suoi problemi sarà dedicata la prima parte della giornata -; quella tecnico- economica che percorse tutto il pensiero di Rossi Doria. Verranno affrontate, in proposito, da un lato alcune questioni di frontiera della più moderna ricerca agronomica e delle loro implicazioni economico- sociali, dall'altro la problematica ambientale e delle risorse naturali, argomento già ampiamente presente nel pensiero dell'economista a sostegno della tesi della eccezionale modernità del pensiero rossidoriano. I temi intorno ai quali lavorava Rossi Doria mezzo secolo fa sono oggi ancora attuali e in certi casi futuribili.

La giornata inizierà alle 9 con l'iscrizione al convegno e i saluti agli intervenuti. Alle 10.30 il professore Augusto Graziani dell'Università di Roma La Sapienza relazionerà su Il meridionalismo di Rossi-Doria. discuterà con Graziani la professoressa Lilia Costabile della Federico II. Si proseguirà alle 12 con l'intervento del Ministro per le Politiche Comunitarie, Giorgio La Malfa, e con la relazione Innovazione in agricoltura, sviluppo rurale e il problema ambientale del professore Francesco Salamini del Parco Tecnologico Padano di Lodi. Nel pomeriggio riprenderanno i lavori con la relazione Agricolture after the revolutions in intellectual property protection and biotechnology, del professore Brian Wright dell'University of California che discuterà con Michel Petit, professore del Mediterranean Agronomic Institute of Montpellier. Alle 16.30 infine una tavola rotonda su La polpa e l'osso: scritti di Rossi-Doria su agricoltura, risorse naturali e ambiente a cura di Marcello Gorgono e moderato dal senatore Romualdo Coviello, vedrà gli interventi del professor Piero Bevilacqua dell'Università La Sapienza, dell'Assessore all'Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania, Andrea Cozzolino, del Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, del professore Alessandro Santini, preside della Facoltà di Agraria della Federico II.

BREVE BIOGRAFIA. Manlio Rossi-Doria nasce a Roma nel 1905. Compiuti gli studi liceali, nel 1924 si iscrive al corso di Scienze Agrarie dell'Università di Portici. La scelta é di dedicare il proprio impegno al mondo agricolo e al Mezzogiorno. Quelli di Portici, che condivide con il suo amico Emilio Sereni, sono gli anni in cui il suo spontaneo antifascismo, nel contatto con altri giovani tra i quali Giorgio Amendola, e maestri come Giustino Fortunato, si precisa sino a sfociare nell'adesione al Partito Comunista. Nel 1930 é arrestato e condannato a quindici anni di carcere;
grazie a due amnistie torna in libertà nel 1935. Matura intanto un graduale distacco dal Partito Comunista dal quale viene espulso nel 1939. Nel giugno del 1939 é nuovamente arrestato e inviato al confino in Basilicata. Liberato alla caduta del fascismo torna a Roma dandosi all'attività politica; nel 1943, al primo convegno del Partito d'Azione, é eletto nel comitato esecutivo; dopo l'8 settembre é attivo nella Resistenza romana; viene arrestato di nuovo e riesce ad evadere da Regina Coeli. Gli anni della lotta al fascismo e della militanza nel Partito d'Azione sono gli anni dell'amicizia con Dorso testimoniata dalla importantissima e fitta corrispondenza fra i due.Nel dopoguerra insegna all'Università di Portici, dove fonda il Centro di specializzazione; é il principale animatore della Riforma agraria in Calabria. Nel 1962 si iscrive al P.S.I.; nel 1969 e nel 1972 é eletto senatore nel Collegio dell'lrpinia. Nel 1975 per motivi di salute abbandona la vita politica, non cessa però il suo impegno sia con regolari collaborazioni giornalistiche, sia in particolare in occasione del terremoto dell'Irpinia, con contributi di analisi e di progetti.Fin dalla fondazione, nel novembre del 1980, è stato il primo presidente del Centro Studi G. Dorso di Avellino. Morì a Roma il 5 giugno 1988. (a.m.)


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