Corso di Glottologia e linguistica

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Partirà il 20 novembre 2023 il Corso di Glottologia e linguistica di cui è titolare la professoressa Francesca Maria Dovetto nell'ambito del corso di Laurea Magistrale in Filologia letterature e civiltà del mondo antico. Il corso è dedicato alla linguistica storica e alla etimologia.

Il primo incontro sarà aperto dai saluti di Andrea Mazzucchi, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici. Le lezioni vedranno la costante presenza, di Elton Prifti, direttore, con Wolfgang Schweickard, del Lessico Etimologico Italiano, LEI, una delle più importanti imprese di lessicografia storica, ideato e diretto da Max Pfister dalla sua fondazione fino al 2017 e edito dal 1979 dalla Akademie der Wissenschaften und der Literatur a Magonza.

La grande impresa del LEI nasce nel 1973, grazie a un finanziamento della Deutsche Forschungsgemeinschaft e tra il 1973 e il 1978, Pfister redige a mano almeno due milioni di schede, attribuendo a ciascuna un'etimologia; dopo un anno di lavoro viene pubblicato il primo fascicolo. Nel progetto del LEI, per volere di Pfister, l'accademia italiana è coinvolta sin dall'inizio, così alcuni tra i migliori glottologi e filologi italiani sono stati e sono collaboratori fissi del LEI. Allo stesso tempo l'Istituto di Romanistica di Saarbrücken si è trasformato nel tempo in una meta importante nei Lehr- und Wanderjahre degli studiosi apprendisti. Chi lo ha frequentato, come ricorda il professore Marcello Barbato, docente di Filologia e linguistica romanza presso l'Orientale, "ha imparato un mestiere rigoroso, ha avuto l'opportunità di scambiare esperienze con maestri e coetanei, ma soprattutto ha potuto ammirare la capacità organizzativa di Pfister, la sua instancabilità, la sua dottrina infallibile, l'entusiasmo contagioso, la generosità senza fine, in un'atmosfera in cui il lavoro più forsennato andava accompagnato dal divertimento più pieno". Oggi l'eredità è nelle mani dei successori di Max Pfister, Elton Prifti e Wolfgang Schweickard, ma è soprattutto grazie all'infaticabile opera di Elton Prifti che il LEI è attualmente oggetto di un ampio e complesso processo di digitalizzazione, che apre a prospettive innovative per tutte le ricerche dialettologiche e geolinguistiche, trasformando l'opera 'chiusa' in un dizionario aperto, in continuo cambiamento.

L'informatizzazione dell'infrastruttura e delle operazioni redazionali ha l'obiettivo di incrementare il ritmo di pubblicazione degli articoli LEI, rendendo allo stesso tempo l'opera più uniforme, facilitando la gestione della mole di materiale lessicografico impiegata per la redazione di ogni singola voce, e facilitandone gli aggiornamenti.

Cifra del progetto di digitalizzazione del LEI è il principio FAIR, le cui 4 caratteristiche qualificano i dati digitali del LEI come reperibili (findable), accessibili (accessible), interoperabili (interoperable) e riutilizzabili (reusable). Inoltre, i prodotti digitali del LEI sono liberamente accessibili online e il loro uso è gratuito.

Cardinale nell'ambito del progetto LEI è la formazione sistematica di giovani leve. Il progetto di formazione al LEI, che continua una lunga tradizione aperta da Max Pfister presso l'Istituto di Romanistica di Saarbrücken, si arricchisce così di nuove conoscenze tecniche e metodologiche digitali. Il LEI digitale si è trasformato in un Centro di competenza nell'ambito della lessicografia storica digitale.

Questo progetto di formazione, pensato nell'ambito del progetto Scuola LEI digitale, è oggi esportato presso il Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II, sede di un Centro LEI al quale aderiscono docenti dell'Università Federico II, dell'Orientale e dell'Università di Salerno.

Gli studenti frequentanti del corso di Glottologia e linguistica della Laurea Magistrale in Filologia letterature e civiltà del mondo antico avranno l'opportunità di imparare a usare gli strumenti della lessicografia digitale, acquisiranno competenze pratiche relative alle principali opere lessicografiche (OVI, GDLI, LEI) e conoscenze informatiche, apprenderanno, infine, come tracciare l'origine di una parola italoromanza.

Al termine del corso il Prifti offrirà ai tre studenti più volenterosi un soggiorno di ulteriore formazione presso la sede del LEI. A tutti i frequentanti verrà rilasciato un attestato di competenze digitali per il contributo alla digitalizzazione del LEI.


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Redazione

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