Si terranno lunedì 25 giugno alle 15 e martedì 26 alle 9.30, presso la Biblioteca Battaglia, Dipartimento di Studi Umanistici, le giornate di studi «Fra 'l poeta e 'l dialettico». Il dialogo nella letteratura italiana dal Quattro al Novecento. Al centro dei diversi interventi ci sarà un riflessione sul genere dialogico lungo l'ampio arco cronologico che va appunto dal XV al XX secolo.

Quali sono le caratteristiche di tale genere? Quale è la sua tenuta nel tempo lungo della nostra storia letteraria? Su queste e altre questioni si soffermeranno i relatori, analizzando autori e testi specifici.

«È cresciuta a dismisura negli ultimi decenni la bibliografia critica sul genere dialogico. Gli studi – dichiara Vincenzo Caputo, ricercatore di Letteratura italiana – hanno concentrato la loro attenzione principalmente su alcuni specifici secoli della nostra letteratura. Dal XV al XVIII secolo sono stati elaborati dialoghi con una strutturazione sempre più sofisticata (dialogo diegetico, mimetico, misto; rapporto tra personaggi principali e secondari; ambientazione fissa o mobile) e ciò testimonia sicuramente la centralità della conversazione nel mondo cortigiano. Le giornate di studi intendono invece, grazie ai vari interventi, verificare la durata e la metamorfosi attraverso i secoli di tale poliedrica forma letteraria fino ad arrivare ai decenni più vicini a noi».

Le relazioni punteranno, quindi, l'attenzione critica su questi aspetti, analizzando autori fortemente rappresentativi (Bartolomeo Cerretani, Girolamo Fracastoro, Giovan Battista Possevino, Francesco Patrizi, Torquato Tasso, Alessandro Tassoni, Giuseppe Parini, Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni, Benedetto Croce).