Giornata di studi in ricordo di Manlio Rossi Doria

Immagine relativa al contenuto Giornata di studi in ricordo di Manlio Rossi Doria

Il 5 giugno 2018 è stato il trentesimo anniversario della morte di Manlio Rossi-Doria, meridionalista illustre, politico attivo e professore illuminato dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.

Nel prossimo autunno, una giornata di studio organizzata presso il federiciano Dipartimento di Agraria di Portici ricorderà Rossi-Doria, lo studioso che ha dedicato la sua vita al Mezzogiorno e che ha cambiato l'Economia Agraria in Italia.

Manlio Rossi-Doria nasce a Roma nel 1905 e nel 1924 si iscrive al corso di Scienze Agrarie dell'Università di Portici dove si laureerà. Condivide la sua gioventù con Emilio Sereni, Giorgio Amendola, Giustino Fortunato, Guido Dorso. L'attività antifascista, il carcere, il confino in Basilicata,  sono esperienze che forgiano la personalità di Rossi-Doria. Quando nel dopoguerra diventa Professore di Economia Agraria a Portici, la sua missione di docente e di politico impegnato si avvale di idee e strumenti innovativi.

 

Manlio Rossi-Doria è stato  fra i pochi esponenti  del 20° sec. che hanno coniugato analisi, approccio interdisciplinare, applicazione pratica e impegno politico con la speculazione teorica. Egli è stato, da docente, ricercatore e politico, un volano dell'azione meridionalistica e ha modificato l'approccio agli studi sul Mezzogiorno nonché alle ricerche di economia agraria. E' stato coordinatore della Sottocommissione per l'Agricoltura nella Commissione economica del Ministero per la Costituente, ha progettato la Riforma Agraria, ha ampliato il concetto di Bonifica Integrale e di pianificazione rurale.

 

 "Le idee camminano sulle gambe degli uomini" soleva dire il Professore Rossi-Doria. E proprio per questo la sua attività fu dedicata da un lato a creare idee e dall'altro a formare giovani, una moderna classe dirigente, che potesse dare le gambe a nuove strategie di sviluppo per il Sud e per l'Italia nel suo complesso.

La sintesi del suo pensiero si concretizzò nel 1959, quando al ritorno da un viaggio di studio presso l'Università della California Berkley, Manlio Rossi-Doria fondò, presso la Facoltà di agraria di Portici, il Centro di Specializzazione e Ricerche Economico-Agrarie per il Mezzogiorno. Una scuola di alta formazione, ispirata  al modello fornito dalle graduate schools americane, frutto di  una convenzione fra l'Università di Napoli,  la Cassa del Mezzogiorno, il Ministero dell'Agricoltura e Foreste, la Giannini Foundation, l' Università di California a Berkeley e la Ford Foundation. Il Centro era basato su una forte internazionalizzazione e su una caratterizzante interdisciplinarietà.

 

Ricercatori italiani e stranieri in Economia, Statistica, Economia Agraria, Sociologia diedero vita presso il Centro di specializzazione ad una comunità scientifica capace di produrre studi e percorsi formativi moderni ed originali. Ma il Centro fu qualcosa di più, una Scuola che fece proprio un approccio allo studio dell'economia e dell'intervento pubblico in agricoltura autenticamente multidisciplinare.

 

Elemento portante di tale progetto furono gli oltre cinquanta corsi di specializzazione per laureati che fin dall'inizio vennero impartiti presso il Centro, di durata prima biennale e poi annuale, per giungere all'attuale Master in Economia e Politica Agraria. L'impatto che il Centro e l'approccio Rossidoriano ai problemi dello sviluppo agricolo hanno avuto su coloro che, una volta specializzati, hanno trovato occupazione nell'Università e in Enti pubblici e privati rimane alto e riconoscibile.

 

Le nuove sfide poste all'agricoltura del domani indicano che la storia del Centro e degli insegnamenti di Rossi-Doria sono destinati a continuare in un futuro in cui "le politiche vanno ripensate con coraggio, con durezza e con fantasia" (Manlio Rossi-Doria, 1977).


Redazione

c/o COINOR: redazionenews@unina.it