Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche

Il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche (DMMBM) è stato istituito nel gennaio 2013. Le principali attività di ricerca del Dipartimento riguardano lo studio della struttura e della funzione delle molecole biologiche, il loro coinvolgimento nella patogenesi di malattie umane e lo sviluppo di approcci biotecnologici innovativi per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento di malattie umane. I membri del Dipartimento sono docenti  e/o tutor del Dottorato di Ricerca in Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche (http://dmmbm.dip.unina.it/en/teaching/phd-program/3/).
Numerosi progetti di ricerca sviluppati da ricercatori e docenti del DMMBM contribuiscono alle attività dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, in particolare nei Dipartimenti Assistenziali di Medicina di Laboratorio e di Medicina Trasfusionale.
Il DMMBM promuove la diffusione dei risultati della ricerca, la formazione permanente, il trasferimento di conoscenze e tecnologie come fattore di sviluppo socio-economico, la cooperazione scientifica. A tal fine, il DMMBM collabora con numerose organizzazioni ed istituti di ricerca. La collaborazione con due di queste istituzioni, il centro di ricerca CEINGE e l'Istituto di Endocrinologia e Oncologia Sperimentale del CNR, sono di importanza cruciale per la ricerca svolta dal DMMBM.

Prodotti della ricerca (2011-2013)

I dati relativi ai prodotti della ricerca del dipartimento sono tratti dalla SUA-RD 2011-2013

Personale

I dati relativi alla composizione del dipartimento sono tratti dal sito cineca docenti

Progetti di ricerca

I ricercatori del DMMBM stanno coordinando numerosi progetti di ricerca nel campo della medicina molecolare e delle biotecnologie mediche. Le sovvenzioni attualmente attive sono state ottenute da varie agenzie pubbliche e private, tra cui il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (PRIN, FIRB, PON), il Ministero della Salute, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), la Regione Campania, l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), Telethon, ecc. Numerosi progetti si fondano su sovvenzioni ottenute da ricercatori del DMMBM, i quali, sulla base di accordi specifici, svolgono parte della loro attività di ricerca presso il Centro di Ricerca CEINGE o presso l'Istituto di Endocrinologia e Oncologia Sperimentale del CNR. Anche in questi casi le sovvenzioni sono state ottenute dalla Commissione europea (CER, Programmi quadro) e da agenzie private, attraverso selezioni competitive. Alcuni di questi progetti sono coordinati da ricercatori più giovani, che sono riusciti ad ottenere finanziamenti competitivi del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (FIRB - Futuro in Ricerca e SIR).


FIRB

  • UN APPROCCIO METODOLOGICO MULTIPLO PER IDENTIFICARE I GENI DELLA SUSCETTIBILITÀ AL NEUROBLASTOMA CLINICAMENTE AGGRESSIVO
    Nonostante un trattamento terapeutico aggressivo, la sopravvivenza per il neuroblastoma ad alto rischio rimane inferiore al 40%. Significativi miglioramenti relativi alla sopravvivenza possono provenire dai trattamenti innovativi basati sull’identificazione di un'anomalia genetica. Lo scopo di questo progetto è quindi quello di individuare varianti comuni del DNA che predispongono al neuroblastoma ad alto rischio mediante analisi in silico e studi di associazione genica. I progressi ottenuti da questa ricerca si tradurranno in molteplici nuove opportunità terapeutiche per il paziente.
  • IDENTIFICAZIONE DI miRNAs CHE MODULANO LA FUNZIONE DEI PATHWAYS DI BMP4 E NODAL/ACTIVIN IN CELLULE STAMINALI PLURIPOTENTI
    I miRNA hanno un ruolo cruciale nella pluripotenza e nella differenziazione delle Cellule Staminali Embrionali (ESC). Abbiamo dimostrato che BMP4 controlla il passaggio dallo stato indifferenziato delle ESC alle cellule staminali dell’epiblasto (EpiSCs) generando un feedback che coinvolge il miR-125a. La nostra ipotesi di lavoro è che lo stesso tipo di controllo del destino cellulare sia adottato in varie fasi critiche della differenziazione o dell’induzione di pluripotenza. Questo progetto si propone di identificare i miRNA che sono controllati da BMP4 e/o Nodal/Activin nelle cellule ESC indifferenziate e durante il differenziamento.
  • COINVOLGIMENTO DELL’ATTIVAZIONE DI  mTORC1 NELLE FUNZIONI STRIATALI DISADATTIVE ALLA BASE DELLA DISCINESIA L-DOPA INDOTTA La levodopa (L-DOPA) rimane finora la terapia di riferimento per il morbo di Parkinson. Tuttavia, dopo la sua somministrazione prolungata, la maggioranza dei pazienti sviluppa movimenti involontari, noti come discinesia L-DOPA indotta (LID). La LID è principalmente legata ad alterazioni striatali del cAMP/PKA/DARPP-32, ERK1/2 ed ai pathways del mammalian target of rapamycin complex 1 (mTORC1). Sulla base di un risultato ottenuto, e cioè che la mancanza di Rhes, il modulatore striatale di mTORC1, riduce significativamente la LID in topi knockout (Rhes -/-), ci proponiamo di studiare l'influenza di Rhes sulle alterazioni comportamentali, biochimiche e elettrofisiologiche che sono alla base dell’insorgenza e della gravità della LID in un modello di topo emiparkinsoniano, knockout per Rhes.

SIR

  • SEQUENZIAMENTO MIRATO DI NUOVA GENERAZIONE COME STRUMENTO INTEGRATIVO PER LA PROGNOSI ED IL FOLLOW-UP DI PAZIENTI CON ANEMIA EREDITARIA
    Diagnosi differenziale, classificazione e stratificazione delle anemie ereditarie (HA) sono spesso difficili. L'obiettivo principale di questo progetto è quello di creare uno strumento prognostico mediante sequenziamento mirato di nuova generazione per le HA, che possa fornire un catalogo delle varianti capaci di modificare il fenotipo, responsabili del miglioramento/peggioramento del fenotipo clinico dei pazienti con HA. Questo progetto consentirà di ampliare le conoscenze sulla fisiopatologia dell’HA, oltre a migliorare la gestione del paziente.

Biblioteche, laboratori e attrezzature

Il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche ha molti laboratori di ricerca situati in vari edifici del Campus della Scuola di Medicina dell’Unicersità Federico II, Via S. Pansini, 5: Ed. 4 (piano terra, 2 °, 3 °, 4 ° piano), Ed. 6 (piano terra), Ed. 9 (piano terra, 2 ° piano), Ed. 18 (2 ° piano), Ed. 19 (3 ​​°, 6°, 12°, 13°, 14° piano), Ed. 19/A (2 °, 3° piano,). Questi laboratori hanno attrezzature all’avanguardia per svolgere attività di ricerca in biochimica, biologia cellulare, biologia molecolare, microbiologia, biologia computazionale, comprese attrezzature per colture cellulari, celle frigorifere, laboratori per la manipolazione dei composti radiomarcati, l'imaging cellulare, etc. Il Dipartimento ha due sale per seminari situate all'interno dell'edificio 19, al primo e quarto piano. Il Dipartimento ospita uno stabulario. I locali dello stabulario sono stati progettati per offrire un ambiente adatto per le specie animali, nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa vigente, ed è autorizzato per la manutenzione delle seguenti specie: topi, ratti ed anfibi. Molti ricercatori del DMMBM hanno accesso, grazie a specifici accordi, alle attrezzature ed infrastrutture del Centro di Ricerca CEINGE dell'Istituto di Endocrinologia e Oncologia Sperimentale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), che sono fondamentali per la maggior parte delle loro attività di ricerca.

Terza missione

Il DMMBM è impegnato a sostenere la ricerca traslazionale. In questa ottica il DMMBM partecipa alle attività del Distretto Campano delle Biotecnologie. Una collaborazione molto stretta è stabilita con due consorzi di ricerca, vale a dire Biogem e Ceinge. Il DMMBM collabora con aziende biotech, come Okairos e Nouscom, che sono coinvolte nello sviluppo di vaccini innovativi, e con Prius e Prindex, che sono interessate alla diagnosi di malattie immuno-correlate.
 Il DMMBM promuove la diffusione delle scienze biomediche al di fuori del mondo scientifico. In particolare, vogliamo trasmettere agli studenti delle scuole superiori le motivazioni per cui fare scienza in Biomedicina e Biotecnologie  per la Salute. Per esempio, abbiamo recentemente organizzato un evento, dal titolo "Stupor Scientiae", durante il quale il Dipartimento ha ospitato studenti provenienti dalle scuole superiori, che hanno partecipato ad attività di laboratorio. Allo stesso modo, abbiamo partecipato a FuturoRemoto2015, con il coinvolgimento di docenti e di molti studenti di dottorato.