"Scritture in transito tra letteratura e cinema" ospita Ferrente e Forgione

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Nuovo appuntamento con "Scritture in transito tra letteratura e cinema", il seminario guidato da Silvia Acocella, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea con Francesco Amoruso- Laboratorio di Scrittura. Tra le pagine e la melodia -Gianluca Della Corte- Laboratorio di Audiovisivi e multimediali - e Marianna Lucia di Lucia- Laboratorio di Videocritica cinematografica.

L'incontro seminariale del 14 maggio ospiterà Agostino Ferrente, regista di Selfie (David di Donatello) e Alessio Forgione, autore di Giovanissimi (candidato al Premio Strega).

I seminari, in diretta, sempre di giovedì dalle 13 alle15, saranno visibili attraverso la piattaforma Microsoft Teams. Gli iscritti al seminario dovranno accedere alla piattaforma, con l'account @studenti.unina, attraverso questo linkogni incontro sarà registrato e pubblicato sul sito del seminario: https://scrittureintransito.com/.

Più della realtà intorno, una periferia di cemento, recintata dai pregiudizi e amputata di futuro, sarà narrato lo sguardo dei ragazzi protagonisti. Ferrente decide di far vedere direttamente gli occhi di Alessandro e Pietro, con un dispositivo che da ripresa narcisistica diventa sonda dell'anima. Il gruppo di lavoro Selfie di Milena Dobellini Chiara Nobis ci guiderà nello sperimentalismo di un cinema che, nel solco di De Seta, porta in primo piano gli invisibili, e accosterà questi volti adolescenziali alle vite di Giovanissimi, svelate di pagina in pagina come se acquistassero carne, ma anche vulnerabilità, dalla spinta dei ricordi. Il percorso intreccerà scrittura e immagini, raccogliendo i contributi dei gruppi di Carmen Lega (Montaggio), di Annachiara Monaco (Modelli) e di Daniela CiaramellaCarmen Ammendola (Grafica).

Lo spazio inquadrato alle spalle di Selfiesembra colmare quella mancanza di «un occhio sulla nuca» che Calvino indicava come limite invalicabile dello sguardo umano. La ri-presa si rivela, così, anche come possibilità di prendere una seconda voltaquello che è rimasto indietro, alle spalle, di avvolgere dentro una narrazione un'umanità dimenticata, perché diventi consapevole del suo diritto di esistenza e della sua bellezza. Lo stesso accade nella scrittura di Forgione che, procedendo per sottrazioni e vuoti comunicanti, lascia affiorare, tra fili dispersi o recisi, figure e storie ancora in movimento, in un mondo dove «ogni persona è l'ulteriore possibilità di qualcun altro».

Il seminario corrisponde a 4 Cfu ed è aperto a tutti.

 


Redazione

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