La Biga etrusca di Monteleone di Spoleto completamente restaurata

La Biga etrusca di Monteleone di Spoleto completamente restaurata

La splendida biga da parata proveniente da Monteleone di Spoleto, risalente al VI secolo a C. e conservata nella sezione etrusca delle Greek and Roman Galleries del Metropolitan Museum of Art di New York, torna alla sua originaria struttura, grazie al lavoro dei restauratori del Museo newyorkese con la partecipazione di Adriana Emiliozzi, ricercatrice dell'Istituto di studi sulle civiltà italiche e del Mediterraneo antico del Consiglio nazionale delle ricerche (Iscima - Cnr).

La biga fu casualmente ritrovata, l'8 febbraio 1902, da un contadino a Colle del Capitano, all'interno di una tomba a tumulo. Tra i vari oggetti rinvenuti, tra cui anche i corpi di un uomo e di una donna, furono portate alla luce anche due Kylix (coppe) databili intorno al 530 a.C., grazie al ritrovamento dei quali è stato possibile far risalire il carro alla metà del VI secolo, in concomitanza con la dominazione etrusca nel territorio.

A pochi mesi da suo ritrovamento la biga fu portata a New York smontata a pezzi, complice il crollo del campanile di San Marco a Venezia nel luglio del 1902, che distolse l'attenzione dei funzionari ministeriali sulla compravendita del manufatto.
Giunta all'estero, le parti bronzee del carro furono sottoposte a restauro e a rapida ricomposizione su una struttura lignea che somigliava a un trono su ruote più che a un cocchio. Il riassemblaggio determinò una serie di errori e di equivoci nello studio del manufatto durati per circa novant'anni, come l'errata collocazione di alcuni elementi decorativi che ha indotto gli studiosi a credere che l'autore del manufatto avesse una ‘cultura dozzinale', avendo rappresentato scene, sul parapetto della biga, incongruenti rispetto ai modelli greci.
Contrariamente a quanto supposto, invece, l'artista possedeva un ampio bagaglio culturale, conosceva la saga omerica e le opere greche sulla vita di Achille, tanto da ipotizzare la sua origine greca.
La biga di Monteleone è realizzata in legno di noce, ed è interamente rivestita da lamine in bronzo dorato (metallo di Corinto) sbalzate e incise, con effetto cromatico per l'aggiunta di avorio, che narrano episodi della vita dell'eroe omerico Achille.

La dottoressa Emiliozzi, studiando per la prima volta il carro nel 1989, pubblicò le correzioni da apportare. Nel 2002 iniziarono le operazioni di restauro che la coinvolgono, cinque anni di lavoro per ‘rimettere a nuovo' il carro attraverso molteplici passi: dallo smontaggio del precedente restauro, ad attente radiografie, analisi di laboratorio, esami al microscopio, trattamenti conservativi, rifacimento esatto della struttura lignea di supporto, montaggio delle lamine bronzee e servizio fotografica di tutte le fasi di lavoro, oltre che del risultato finale ottenuto nel 2006.

Le indagini e lo studio dei materiali hanno rivelato restauri contemporanei al suo utilizzo, facendo emergere che il carro è stato usato a lungo, forse per più di una generazione, prima di essere deposto nella tomba. La biga era un'oggetto di tipo sontuoso che aveva funzione esclusivamente rappresentativa; carri del genere erano infatti utilizzati solamente in parate e cortei trionfali ed accompagnavano nella tomba i loro possessori.

La biga da parata, tornata ai suoi splendori, costituirà il centro di attrazione della sezione etrusca, nella Leon Levy and Shelby Withe Gallery for Etruscan Art . (StELIA)


Per informazioni:
Iscima-Cnr - Roma - tel. 06.492.72.61

adriana.emiliozzi@iscima.cnr.it

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