Biennale di Pisa III edizione: tempodacqua, l'acqua dimensione del tempo

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Partecipa anche il gruppo di ricerca la piccola America alla Biennale di Architettura di Pisa appena inaugurata. La terza edizione della manifestazione ha come tema il tempodacqua, l'acqua dimensione del tempo.

La piccola America, presenta MEDMA, the memory of water, un progetto realizzato nato nell'ambito dell'accordo triennale di collaborazione scientifica internazionale promosso dal DiARC - Dipartimento di Architettura della Federico II, e coordinato dal professore Giovanni Multari con il professore Michelangelo Pugliese e dalla Ecole Nationale Supérieure d'Architecture di Nantes, coordinata dal professore Carlo Grispello, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Rosarno, rappresentata dal Sindaco, Giuseppe Idà.

Alla inaugurazione hanno partecipato studenti e professori del DiARC, che insieme al Sindaco Idà, hanno incontrato Alfonso Femia, il direttore scelto da LP – Laboratorio Permanente per la Qualità Urbana, promotore e organizzatore dell'evento.

"la Biennale di Pisa", ha dichiarato l'Architetto Femia, "sarà l'occasione privilegiata per attivare un progetto permanente di studio e di ricerca sul tema "Tempodacqua", in un luogo reale, gli Arsenali Repubblicani di Pisa, dove è stato allestito uno spazio che accoglie un'architettura possibile, costruibile, coerente, in cui l'acqua sia materia di progetto. Un continente diventato isola, la Pangea, espone tutte le proposte in mostra, trasformato e trasformabile nel tempo, metafora della città di Pisa, prima lambita dal mare, ora attraversata dal fiume. Di particolare significato la proposta della piccola America, un team di lavoro che è ricerca, azione sul territorio, visione sul paesaggio, progetto, secondo uno sguardo che appartiene al nostro Mediterraneo ma che abbiamo dimenticato. Medma the memory of water, continua un viaggio profondo e responsabile, con generosità e coraggio. "

Medma è una città che attende sepolta sotto la pesante eredità di Rosarno. L'acqua è carezza sulle rovine, scalfisce e consuma i resti di una civiltà ormai lontana, ostinata a conservare la sua memoria proprio nel flusso dell'acqua, nello scorrere silenzioso delle fiumare sotterranee, nell'infrangersi perpetuo delle onde che erodono ciclicamente le sponde della costa. L'acqua è scambio, commercio, matrice di legami, tessitrice di rotte che collegano emergenze lontane, raccordo tra epoche distanti che ritrovano il loro tempo nell'essenza delle rovine. L'acqua rigenera e produce nuovi paesaggi e nuove architetture, disegnando mappe, connessioni e spazi che intersecano storia e innovazione. L'incontro di questi elementi consente di sviluppare nuovi modelli di utilizzo dell'acqua attraverso una visione che ricompone strategie spontanee già in atto. Lo scopo è quello di costruire il carattere della città contemporanea, definendone un habitat dove l'acqua accoglie, riflette, traduce ed interpreta il senso dell'abitare.

Da giovedì 21 novembre a domenica 1° dicembre 2019, a Pisa, dieci giorni di eventi, talk, mostre dedicate all'architettura del "Tempodacqua".


Redazione

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