Fu il fango il nemico di Napoleone a Waterloo

Fu il fango il nemico di Napoleone a Waterloo

La tremenda eruzione del vulcano indonesiano Tambora, avvenuta nell'aprile del 1815, ha contribuito a cambiare il corso della storia! Il 17 giugno di quell'anno, infatti, Napoleone fu sconfitto a Waterloo per le cattive condizioni meteo causate dalla grande quantità di cenere immessa dal Tambora nella stratosfera e che determinò per mesi, specie in Europa, l'offuscamento del sole con conseguente abbassamento della temperatura e piogge continue.

Nell'esercito di Napoleone, una funzione fondamentale era svolta dalla cavalleria leggera, capace di spostarsi velocemente sul campo di battaglia e gettare panico fra gli avversari, e dall'artiglieria pesante con i cannoni che sparavano con un angolo basso in modo che le palle di ferro rimbalzassero più volte sul terreno asciutto ed aumentassero il loro effetto distruttivo. A metà giugno il terreno delle campagne di Waterloo è normalmente asciutto e ben si sarebbe prestato alle azioni militari.

Ma, quel giorno, la cavalleria e l'artiglieria di Napoleone furono inefficaci: il fango provocato dalle piogge incessanti dei mesi precedenti limitava le manovre dei cavalli e le palle di cannone affondavano appena toccavano terra. Risultato: Napoleone fu sconfitto e costretto all'esilio. Merito degli Inglesi? Forse. Colpa del vulcano Tambora? Probabilmente. Senza quell'eruzione, il campo di battaglia di Waterloo sarebbe stato praticabile da parte della cavalleria e dell'artiglieria di Napoleone e la battaglia avrebbe potuto avere un esito diverso.

Adriano Mazzarella
Responsabile Osservatorio Meteorologico Università degli Studi di Napoli Federico II
da 'il Napoli' del 17 gennaio 2009



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