Dall'archeoboat alle favole digitali, valorizzazione per i campi flegrei

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Archeoboat, archeobus e car sharing. Sentieri per il trekking e percorsi in bici. Visite esperienziali con rievocazioni storiche. E poi laboratori scolastici, forum letterari, mostre e opere d'arte site specific, convegni. Sono alcuni dei progetti di valorizzazione elaborati nel corso del laboratorio partecipato #il Parco delle Idee, organizzato dal Parco archeologico dei Campi Flegrei, dal Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università di Napoli Federico II e BAM! Strategie Culturali che si è concluso ieri al Castello Di Baia. Per tre giorni, da venerdì a domenica, la fortezza aragonese che ospita il museo archeologico si è trasformata in un laboratorio nel corso del quale le 80 idee che 139 persone avevano candidato alla maratona, sono state trasformate in otto progetti di valorizzazione presentati al direttore del Parco archeologico Fabio Pagano.

"Il week end del Parco delle Idee è stato in primo luogo un bellissimo momento di incontro di chi ha i Campi Flegrei nel cuore. Un incontro tra tantissimi giovani professionisti pronti ad attivarsi per avviare insieme ed in contemporanea una pluralità di iniziative per arricchire l'offerta culturale del territorio e creare occupazione. Domenica sono state presentate diverse idee molte delle quali con forti potenzialità di realizzazione. Nelle prossime settimane - dichiara Stefano Consiglio, direttore del Dipartimento di Scienze Sociali della Federico II - il Parco Archeologico dei Campi Flegrei insieme al Laboratorio dell'impresa culturale dell'Università Federico II di Napoli promuoverà ulteriori incontri con tutti quelli che hanno partecipato e sono interessati ad implementare le idee presentate".

"Il Parco delle Idee - dichiara Pagano - è stata una meravigliosa esperienza. Abbiamo facilitato l'incontro di un centinaio di persone che aspettavano da tempo questo momento per presentare idee e proposte per il Parco archeologico dei Campi Flegrei. Nel corso di tre giorni abbiamo lavorato su tavoli di confronto per rendere queste idee ancora più forti e rappresentative delle diverse componenti della nostra comunità. E' stato bello vedere intorno allo stesso tavolo dialogare l'innovazione rappresentata delle nuove generazioni e l'esperienza di chi ha già offerto il proprio contributo al nostro territorio. Queste proposte verranno ora accompagnate dal Parco con nuove iniziative che possano dare concretezza alle idee favorendo la nascita di nuove imprese culturali A breve inviteremo tutte le realtà che possono dare indirizzo sui percorsi da intraprendere e le faremo dialogare con la nostra comunità".

 

Alla maratona hanno preso parte novanta persone, in maggioranza giovani tra i 20 e i 25 anni, provenienti quasi tutti del territorio, ma ci sono stati anche partecipanti da Jesolo, Pistoia, Ustica.

Gli otto progetti di valorizzazione presentati al direttore Pagano riguardano accessibilità e trasporti, narrazione e visibilità dei luoghi, fruibilità dei siti. Tra le varie azioni proposte si va dai servizi di archeobus e archeoboat con imbarcazioni acquavision dal fondo trasparente, a viaggi esperienziali a bordo di vagoni della Cumana trasformati, grazie alla tecnica del pelliculage, in Antro della Sibilla, Grotta di Cocceio o altri siti del Parco. Qualcuno ha perfino immaginato - difficile da realizzare, almeno per il momento - una cupola sottomarina per l'accesso pedonale da Punta Epitaffio all'area archeologica sottomarina. Altri partecipanti hanno invece progettato laboratori scolastici per la realizzazione di fiabe digitali di ispirazione mitologica, focus sul romanzo storico, mostre d'arte, gare sportive appuntamenti annuali come il PaFest, il festival dei Campi Flegrei e le Giornate internazionali di Archeologia Subacquea. Non sono mancati gli itinerari enogastronomici e quelli per il trekking e il cicloturismo.

Alcuni di questi progetti troveranno spazio nel Piano strategico del Parco che sarà pubblicato nei prossimi mesi. Un modello culturale di partecipazione che secondo Marco D'Isanto, consulente di imprese e istituzioni culturali potrebbe diventare esperienza nazionale nella valorizzazione del patrimonio culturale.


Redazione

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