Piante nello spazio e conservazione delle specie a rischio di estinzione

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A Portici presso il Dipartimento di Agraria dell'Università Federico II, il team della professoressa Giovanna Aronne, ordinario di Botanica Ambientale ed Applicata, lavora senza tregua sui due fronti: quello della biologia delle piante nello spazio, che li ha visti inviare un esperimento sui semi di carota sulla stazione spaziale internazionale, e quello della conservazione sulla Terra delle specie a rischio di estinzione.

La professoressa Aronne è vicepresidente di un grosso progetto europeo che coinvolge studiosi di 40 Paesi, europei ed extraeuropei, con il compito di identificare e mettere in pratica una serie di azioni concrete finalizzate alla conservazione delle specie vegetali a rischio di estinzione.

Un meeting di tre giorni a Praga, con 88 scienziati riuniti per discutere di ecologia, biologia delle specie, genetica, riproduzione, è stato l'occasione per presentato anche il logo dell'iniziativa, ideato da Giovanna Aronne e Luigi Gennaro Izzo e abilmente realizzato da Roberta Roma per la ditta Informatica Service di Pasquale Eduardo. L'essenza del LOGO è una fragile pianta, protetta da due mani, le nostre mani. La mano superiore è azzurra come il cielo, quella inferiore verde come un prato ed insieme costituiscono l'ambiente in cui la pianta vive e le cui caratteristiche sono nelle mani dell'uomo. La forma rotonda del logo ricorda il globo terrestre per sottolineare che la conservazione della specie è un problema diffuso in tutto il mondo. Il nome del progetto è parte del logo. La parola CONSERVA è intesa come un appello proveniente dalla pianta che chiede: "Per favore, conserva le specie". La parola PIANTE, in corsivo, è in parte la pianta stessa (foglia e stelo) ed è intesa come la sua firma della petizione.

Il meeting è stato intenso e produttivo e alla fine sono state decise le attività che i ricercatori, in collaborazione con gli enti nazionali preposti, realizzeranno come casi di concrete azioni di conservazione di specie minacciate, da subito per i prossimi tre anni.
A breve l'intero gruppo costituito anche dai giovani ricercatori Luigi Gennaro Izzo, Leone Ermes Romano, Maurizio Iovane e Fiore Capozzi, si trasferirà per più di due settimane in Olanda presso i laboratori ESA (Ente Spaziale Europeo). I ricercatori napoletani coordineranno le attività di altri due team di rinomata esperienza internazionale e utilizzeranno una enorme centrifuga, unica in Europa per specifici studi sull'ipergravità. Gli esperimenti sono finalizzati ad approfondire le conoscenze di base relativo all'effetto dell'interazione tra gravità e luce di diverse lunghezze d'onda sull'orientamento degli apici radicali.

"Questi giovani ricercatori – dice la professoressa Aronne - sono preparati, instancabili ed entusiasti. Sono consapevoli che è necessario darsi da fare senza perdere tempo e sono convinti che per affrontare problematiche complesse come gli effetti dei cambiamenti climatici sulla biologia delle piante è necessario approfondire le attuali conoscenze, ma partendo da prospettive nuove. In questo contesto, le ricerche spaziali del Dipartimento di Agraria sono sempre condotte con lo sguardo a Marte e i piedi ben saldi sulla Terra".

Link al sito del progetto europeo
Link al sito del laboratorio di ESA
Link per immagine della Large Diameter Centrifuge


Redazione

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