L'esplorazione spaziale. Terza edizione

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Sulla scia del successo delle precedenti edizioni, anche quest'anno si è concluso il progetto, in collaborazione con la rivista divulgativa ROOM the Space Journal, proposto dall'Università degli studi di Napoli Federico II e dall'Università Aristotele di Salonicco in Grecia, con il coordinamento rispettivamente del professore Sergio Caserta (Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale) e del professore Thodoris Karapantsios. La novità di quest'anno è stata la presenza dell'Università di Edinburgo che sei è unita alle altre due istituzioni come terzo partner di progetto, coordinato dal professor Vasileios Koutsos.

In analogia con le edizioni precedenti del progetto, gli studenti di ciascun ateneo sono stati divisi in 5 gruppi, ognuno dei quali ha avuto modo di poter leggere gli articoli dei numeri 16 e 17 della rivista ROOM e stilare un elenco di preferenze. Nella fase successiva, tre gruppi, uno italiano, uno greco e uno scozzese, sono stati associati ad uno specifico articolo. Da questo momento in poi ha avuto inizio il progetto vero e proprio.

Gli articoli selezionati sono stati:    
1) Being human in space
2) Using algae to support astronauts on deep space missions
3) The ethics of space exploration
4) Coffee roasting in space
5)  Flying to the stars

Ogni gruppo ha avuto il compito di pubblicare un massimo di tre commenti relativi all'articolo selezionato, iniziare così uno scambio di opinioni attraverso la sezione forum della rivista. Al termine di questa prima fase esplorativa, basata esclusivamente su interazioni scritte tra gli studenti dei tre paesi, i tre gruppi sono passati allo step successivo in cui hanno interagito verbalmente tramite delle videoconferenza, al fine di collaborare nella stesura di un contributo finale che riportasse l'opinione collettiva di tutti gli studenti coinvolti nel dibattito dell'articolo.
Questa graduale interazione, prima scritta e filtrata dal forum, poi più diretta, ha permesso agli studenti sia di poter entrare in contatto con realtà internazionali, sia di poterne sapere di più degli aspetti relativi all'esplorazione spaziale e alla sua sensibilizzazione che è in realtà lo scopo finale del progetto.

Il clima creatosi durante le varie fasi è stato stimolante e di crescita su due piani principali: quello linguistico, in quanto la lingua utilizzata per comunicare è stata quella inglese, sia culturale, in quanto prevalentemente incentrato sulla ricerca attiva di fonti affidabili che supportassero le argomentazioni. Una caratteristica singolare è il background culturale degli studenti dei singoli atenei, provenienti da corsi di laurea differenti e non necessariamente di impronta scientifica.

Positiva quindi anche questa terza edizione che ha lasciato spazio ad interpretazioni ad ampio raggio, non lesinando di curiosità, aneddoti particolari, audacia di interpretazioni ma soprattutto tanta volontà di voler lasciare un messaggio importante ai lettori e agli autori degli articoli.


Redazione

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