Disaster Narratives in Early Modern Naples. Politics, Communication and Culture

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‘Come dicono gli studiosi di disastri: un disastro naturale non è naturale', spiega Chiara De Caprio, docente di Storia della Lingua Italiana alla Federico II di Napoli e curatrice, insieme a Domenico Cecere, Lorenza Gianfrancesco e Pasquale Palmieri di ‘Disaster Narratives in Early Modern Naples. Politics, Communication and Culture' di recente pubblicato per i tipi di Viella (traduzione di Enrica Maria Ferrara).

Il libro (con contributi Giancarlo Alfano, Domenico Cecere, Silvana D'Alessio, Chiara De Caprio, Rita Fresu, Lorenza Gianfrancesco, Giovanni Gugg, Francesco Montuori, Pasquale Palmieri, Francesco Senatore e Pierluigi Terenzi) è il risultato di ricerche guidate dalla De Caprio dal 2013 al 2016 sui ‘testi del disastro' prodotti nell'Italia Meridionale tra tardo medioevo e prima età moderna.
Linguisti, storici, antropologi, ma anche esperti di scienze dure come climatologi, sono stati chiamati a indagare le modalità di narrazione di eventi catastrofici. Ne sono venute fuori ‘logiche terapeutiche' costruite nel Regno di Napoli per addomesticare eventi terribili e rovinosi.

Uno dei collaboratori del primo gruppo di ricerca e curatore del volume, Domenico Cecere, giovane storico del Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II, ha vinto il più ambito finanziamento europeo per ricercatori: un Erc Starting Grants da 1 milione e 481mila euro. Specialista dell'Età Moderna e del Mezzogiorno d'Italia, Cecere guiderà il progetto ‘Discompose' (Disasters, Communication and Politics in Southwestern Europe. The Making of Emergency Response Policies in the Early Modern Age).

Il progetto prevede la raccolta sistematica delle scritture del disastro: migliaia di testi e immagini sparsi tra biblioteche e archivi di mezza Europa saranno digitalizzati, trascritti e raccolti in un database. In questo modo sarà finalmente possibile combinare ricerche di distant reading (basate su analisi di grandi quantità di dati) e close reading (analisi ravvicinata e approfondita di un singolo testo e del suo contesto di produzione) e coniugare le capacità analitiche dei filologi con il trattamento informatico dei testi.


Redazione

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