Sfumature di Tarantella. Terzo concerto di FederiPiano

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Sfumature di Tarantella è il titolo del prossimo concerto di FederiPiano, la rassegna concertistica, alla sua prima edizione, organizzata dall'Università e tenuta interamente da studenti, ricercatori e professori federiciani.

Martedì 21 gennaio 2020 alle 16.30 nella splendida cornice del Real Museo di Mineralogia, in via Mezzocannone 8, sarà la volta di Francesco Borriello, studente del corso di laurea in Lingue culture e letterature moderne europee presso la Scuola delle Scienze Umane e Sociali.

In questa terza esibizione in programma riecheggeranno al pianoforte musiche di Ludwig van Beethoven e Giuseppe Martucci.

La Tarantella è un genere di grande importanza nel panorama musicale internazionale. Essa nacque nel ‘600 in Italia meridionale con un unico semplice scopo: il ballo. In Europa la Tarantella non era solo la danza caratteristica del popolo italiano ma soprattutto il simbolo identitario d'Italia per eccellenza.

Nell'Ottocento il ritmo ternario costante e frenetico insieme agli inediti temi popolari attirarono l'attenzione dei più importanti compositori italiani ed europei, i quali scrissero capolavori di straordinaria bellezza e contribuirono ad una diffusione sempre maggiore di questo genere. La Tarantella ben presto trasmigrò definitivamente nella letteratura pianistica e orchestrale abbandonando lo scopo originale di far ballare ma mantenendo tutte quelle caratteristiche stilistiche di un tempo.

La sonata di Beethoven op. 2 n°1 in fa minore inaugura la gloriosa serie di 32 sonate. Composta tra il 1793 ed il 1795, essa mostra in prima pagina una prassi particolare del tempo: l'ambivalenza tra l'esecuzione al clavicembalo e al pianoforte, segno che quest'ultimo stentava a dominare la scena. La sonata si conclude con un Prestissimo dal ritmo di tarantella.

La sonata op. 31 n°3 in mi bemolle maggiore composta nel 1802 invece apre ad un diverso periodo. La maggiore personalità, la ricerca timbrica anche nei registri più gravi, una maggiore consapevolezza orchestrale e l'evoluzione dello schema formale con l'introduzione dello Scherzo rendono netta la differenza rispetto la precedente sonata. Anch'essa si conclude con un Presto con fuoco dal ritmo ternario di una tarantella.

In conclusione, La Tarantella di Martucci op. 44 n°6, composta tra il 1879 e 1880, che si distacca dai brani precedenti, alla ricerca di un più difficile virtuosismo pianistico.


Redazione

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