"Scritture in Transito tra Letteratura e Cinema"

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Ancora un appuntamento con il seminario "Scritture in Transito  tra Letteratura e Cinema", giovedì 16 maggio, dalle 13 alle 15,nell'aula Piovani del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.

Il seminario, "Scritture in transito tra letteratura e cinema", guidato da Silvia Acocella, Letteratura italiana contemporanea, con il supporto di Ludovico Brancaccio, montatore e di Francesco Amoruso, Laboratorio di Scrittura. Tra le pagine e la melodia, Gianluca Della Corte, laboratorio di Audiovisivi e multimediali e Marianna De Lucia, responsabile delle rubriche cinematografiche sui social, resterà sulla superficie della pelle, che Bodei considera il limite estremo dell'esistenza umana. Su questo tessuto poroso, la polarità tra rosa e azzurro, e tra maschile e femminile, si rivelerà scivolosa. Gli azzurro-vestiti, raffigurazione di un eroismo terrestre intessuto di cielo, apriranno il varco verso un mondo dominato dalle contaminazioni. Nei corpi che si librano e si liberano nella danza, la grazia leggera tenacemente coltivata di Billy Elliot incrocerà la natura pesante e sgraziata di Tonya, una combattente invincibile, se in equilibrio sui pattini. Il corpo danzante tra due sessi di Girl farà, tra lividi e tagli, da trait-d'union a Les Garçon Sauvages che, in un'isola-ostrica e in un misto di rosa e azzurro, passeranno dentro una viscosa sessualità fluida, diversa dalla mutazione chirurgica operata nel film di Almodovar, La piel que habito, dove la pelle-pellicola diventerà gabbia impenetrabile. Il mostruoso e l'orrendo saranno sublimati nella Pelle di Casanova, dove il margine cutaneo deformante renderà visibile e tangibile la solitudine degli emarginati. Il sacrificio del corpo scorticato dalla cultura dell'immagine, nel progetto Corpus Dominae (presentato da Carmen Ammendola, Carmen Lega, Annachiara Monaco, Cinzia Cigliano e Valeria Iannaccone) prenderà la forma di un rito funebre, preludio di confessioni a voce che solo nella pelle esposta troveranno il loro riparo. Con il primo piano di un volto femminile su sfondo rosa il percorso si chiuderà con ‘Non è il momento' del cantautore LUK, (Enzo Colursi) e il video del regista Alessandro Freschi (FRÈ), un brano musicale e visivo che si fa brandello di anima, ancora rosa di carne, ma dissanguato d'amore. (S.A.)

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