‘La città e il carcere: uscire dentro entrare fuori'

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‘La città e il carcere: uscire dentro entrare fuori', è il titolo dell'allestimento in programma venerdì 25 novembre a partire dalle 9, nell'ambito di Futuro Remoto 2022, promosso dai dipartimenti federiciani di Architettura, DIARC, e di Giurisprudenza, che prevede la costruzione di una cella nelle misure reali nella quale il visitatore può entrare.

Da più di 10 anni il gruppo di ricerca guidato dalla professoressa Marella Santangelo del DIARC lavora sui temi dell'architettura del carcere e dello spazio della detenzione in generale, attraverso azioni di ricerca dottorato, bandi di ricerca nazionali e internazionali), didattica di primo e secondo livello (corsi, workshop di progettazione, dottorato di ricerca), incarichi istituzionali (Commissione Ministeriale per l'Architettura Penitenziaria, Stati Generali dell'Esecuzione Penale, Delegata del Rettore al Polo Universitario Penitenziario). 

L'esperienza vuole rappresentare l'occasione per riflettere sul mondo dello spazio detentivo caratterizzato dalla mancanza di equilibro tra controllo, spazio e detenuti, attraverso l'esperienza fisica e scioccante dell'ingresso nella cella.

La cella è ricostruita in scala 1:1 per mostrare come sia esiguo nelle carceri italiane lo spazio pur influendo profondamente sul tempo della pena in condizioni di abitare ristretto, la convinzione è che lo spazio della detenzione non debba costituire un aggravio della pena che dovrebbe consistere solo nella limitazione della libertà personale, come accade in Italia da ormai più di un secolo. 

Lo spazio ha un ruolo importante nella vita dei detenuti, è elemento determinante per la qualità e il benessere, per la dignità delle persone recluse troppo spesso calpestata proprio dal sistema penitenziario.  La cella ricostruita diventa meccanismo espositivo che guida in un viaggio nel mondo del carcere, passando per l'evoluzione delle sentenze e le normative giuridiche che hanno prodotto un cambiamento nella concezione dello spazio e della pena, fino ad arrivare a esempi di progetti innovativi realizzati in Europa e alle sperimentazioni progettuali didattiche e dall'attività di ricerca del DIARC.

Saranno presenti Marella Santangelo responsabile del progetto, Michelangelo Russo, Direttore DIARC, Paolo Giardiello, Viviana Saitto e Marina Rigillo, docenti del DIARC, Clelia Iasevoli e Chiara Naimoli, docenti del Dipartimento Giurisprudenza.

 


Redazione

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