Religione e magnificenza. Musica e cerimonie nelle corti europee tra XVII e XVII

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Settimo appuntamento del Centro de Estudos Musicais del Divino Sospiro sulla musica e lo spettacolo nel XVIII secolo, promosso dall'ente Parques de Sintra - Monte da Lua, dal Centro di Studi di Teatro dell'Università di Lisbona, dalla Fundação para a Ciência e a Tecnologia, dal Centre de Musique Baroque de Versailles e dall'Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, il convegno Religione e magnificenza. Musica e cerimonie nelle corti europee tra XVII e XVIII secolo, in programma al Palacio di Queluz in Portogallo, si avvale del patrocinio del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Napoli Federico II e intende approfondire i rapporti fra la musica, i riti sacri e i cerimoniali che scandivano la vita delle corti europee nel cuore dell'età moderna. Si tratta di esperienze che, accomunate da un'idea di socialità, di ostensione del potere, di religiosità segnata dalle dinamiche politiche e istituzionali di antico regime, si differenzia per ambiti geografici, ragioni di committenza, finalità diplomatiche e rappresentative. Dal 18 al 20 settembre 2020, nella splendida cornice della residenza estiva della monarchia lusitana, studiosi da ogni parte del mondo discuteranno di generi musicali sacri, di specifiche realtà territoriali (Roma e i centri italiani, la Spagna, Bruxelles, la Francia, l'impero asburgico, la Russia), di artisti e maestranze, del contributo fondamentale che oratori, messe, cantate devozionali diedero alla civiltà dello spettacolo nel suo complesso, in un gioco di echi e risonanze che non smette mai di sorprendere per la sua complessità. Nel corso dell'evento sarà anche presentato dall'insigne studioso José Sasportes il volume degli atti del colloquio tenutosi nel 2017, il terzo della serie Cadernos de Queluz, Theatre Spaces for Music in 18th-century Europe (Hollitzer Verlag), curato da Iskrena Yordanova, Giuseppina Raggi e Maria Ida Biggi.

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