S. Maria degli Angeli alle Croci

di Leonardo Di Mauro

  • Un angolo del chiostro del convento di S. Maria degli Angeli alle Croci
    Un angolo del chiostro del convento di S. Maria degli Angeli alle Croci

La Facoltà di Medicina Veterinaria ha sede nell'ex convento francescano di S. Maria degli Angeli alle Croci eretto a nord-est del nucleo antico di Napoli, alle pendici della collina su cui sorge l'Osservatorio Astronomico e prossimo all'Orto Botanico, in una zona tra le più amene della città. Questo carattere di perifericità e amenità, come vedremo, è alla base sia della ristrutturazione seicentesca del complesso conventuale, sorto nel XVI secolo, sia della decisione ottocentesca di sistemarvi la Facoltà di Veterinaria. Alle sue origini la Scuola di Veterinaria, voluta da Ferdinando IV, aveva trovato sede nel Serraglio adiacente la grande Caserma di Cavalleria al Ponte della Maddalena (poi Caserma Bianchini) e qui si svolse salvo le interruzioni dovute alle due fughe del re a Palermo l'insegnamento tra il 1798 ed il 1815. Nell'ambito delle numerose iniziative prese durante il Decennio francese per rendere moderno il Regno di Napoli fu deciso di istituire anche una Scuola di Veterinaria per scopi militari e civili, rivolta da un lato alla cura dei cavalli dell'esercito e dall'altra a quella degli animali da allevamento in parallelo quasi con quanto si promuoveva per il progresso dell'agricoltura nell'Orto Botanico. Gioacchino Murat verso il 1813 inviò in Francia, presso la prestigiosa Scuola di Alfort, cinque giovani «affinché apprendessero, con ogni profondità, tutti i rami che riguardano il mantenimento e la guarigione del bestiame utile all'economia rurale, e , con ispecialità del cavallo, e quindi potessero fare da istruttori in tali differenti rami secondo un piano particolareggiato a norma di quanto si pratica altrove» . Tra essi era Nicola Rispoli che al ritorno fu invitato a giudicare sull'idoneità, come sede di una moderna Scuola di Veterinaria, del convento di S. Maria degli Angeli alle Croci, già destinato dopo la soppressione, avvenuta il 25 luglio 1815, «(eccetto la Chiesa ed il quartino situato a destra della medesima) per casermamento permanente militare della Guarnigione di Napoli» . La decisione favorevole veniva attuata con un decreto di Murat del 1815 , con cui si stabiliva di sistemarvi un convitto per 17 militari e 33 civili, un orto per le piante necessarie alla veterinaria, un'area destinata a prato ed un ospedale per gli animali.

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Dal volume "Il patrimonio architettonico dell'Ateneo Fridericiano" a cura di Arturo Fratta - fotografie di Riccardo Giordano - Arte Tipografica Editrice

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