Dottorato in Global History and Governance

Durata del Corso: 4 anni
Coordinatore: prof.ssa Daniela Luigia Caglioti
Borse di studio: per l'a.a. sono messe a concorso 6 borse di studio da € 19,000 ciascuna (la borsa è integrate da ulteriori fondi per attività di ricerca in Italia e all'estero)

 

Il progetto formativo

Il dottorato in Global History and Governance consiste in un corso avanzato di studio e ricerca al termine del quale lo studente discute una tesi basata su un lavoro scientifico originale e indipendente. Il corso offre un percorso formativo fondato su un approccio multi e interdisciplinare incardinato sulla storia e sul diritto e aperto ai contributi di altre discipline come la scienza politica e l'economia. Il programma si concentra sulla comparazione, le connessioni e i processi di globalizzazione che hanno caratterizzato aree diverse del pianeta a partire dalla prima epoca dell'imperialismo globale e lo fa concentrandosi sulla dimensione relazionale dei processi storici, dei regimi giuridici e dell'organizzazione del potere; sulle interdipendenze tra fattori economici, politici, giuridici, culturali e sociali; e sulla circolazione, lo scambio e l'interconnessione di idee, persone, istituzioni, culture giuridiche, modelli politici, concetti, diritti e beni su scala mondiale.
Le aree e i temi su cui i membri del suo collegio possono offrire una formazione e una preparazione alla ricerca di livello pari ai migliori centri internazionali sono: Storia e storiografia; Gli imperi europei dell'età moderna e contemporanea; Stati, guerre e violenza nel XIX e XX secolo; Storia della schiavitù e del lavoro forzato; Il patrimonio giuridico dell'Europa e la sua integrazione; Le religioni e il sacro nel mondo moderno e contemporaneo; Concezioni e pratiche della cittadinanza; Stati, nazioni, lingue, popoli, classi; La globalizzazione del diritto.
Il dottorato in Global History and Governance si rivolge a studenti in possesso di una laurea magistrale (o equivalente) in un'area rilevante per le discipline di cui si occupa e che siano fortemente motivati, abbiano una solida preparazione personale, diversificate conoscenze linguistiche e siano desiderosi di confrontarsi con approcci multi e interdisciplinari.
Il dottorato si propone di formare studiosi e dirigenti altamente qualificati che possano operare nei campi della ricerca storica e giuridica, delle organizzazioni internazionali, del governo e dell'amministrazione pubblica e delle imprese private, grazie all'acquisizione di nozioni, concetti, teorie e strumenti per leggere e interpretare in maniera critica e consapevole le dinamiche storiche e giuridiche e le forze che contribuiscono alla formazione e strutturazione del sistema mondiale.
Le lingue del corso sono l'italiano e l'inglese.

Il Collegio dei docenti

L'ammissione

L'ammissione al corso di dottorato avviene mediante concorso per titoli, progetto di ricerca e colloquio. Possono partecipare al concorso coloro che sono in possesso di laurea magistrale, oppure titolo equipollente.
La selezione avviene attraverso la valutazione della carriera universitaria e del progetto di ricerca (circa 3.500 parole, comprensivo di una bibliografia essenziale e accompagnato da un abstract in lingua italiana e inglese di non più di 500 parole) del candidato sulle tematiche di ricerca proposte, nonché di un colloquio in lingua inglese. Il numero di posti messi a concorso sarà stabilito ogni anno dagli organi competenti della SSM.

L'attività didattica

L'attività formativa si sviluppa in quattro anni di corso.
L'attività didattica è concentrata nel primo anno di corso, mentre nei tre anni successivi gli studenti saranno impegnati a condurre la ricerca e a dare periodicamente conto del suo stato di avanzamento sia in colloqui individuali che in periodici incontri seminariali.
L'attività didattica è articolata in corsi obbligatori con verifica finale, attività seminariali durante le quali gli allievi potranno discutere aspetti specifici del lavoro dottorale, lezioni tenute su invito da docenti esterni al collegio e attività di formazione linguistica, informatica, di gestione della ricerca e di valorizzazione dei suoi risultati.

Le tematiche di ricerca e di insegnamento sono le seguenti (altre se ne potranno eventualmente aggiungere in coincidenza con gli sviluppi delle ricerche dei membri del collegio):
- Forme di organizzazione del potere
- Rivoluzioni, guerre civili e guerre globali. Casi specifici, paradigmi e problemi interpretative, prospettive storiografiche;
- Cittadinanza giuridica, cittadinanza sociale, welfare state e diritti umani;
- Potere, religione, sacro in età contemporanea;
- Storia e analisi dei concetti: popolo, stato, nazione e nazionalità, lingua nazionale, classe;
- Forme d‘integrazione economica e giuridica su base regionale (UE, WTO, NAFTA, Mercosur) e globale
- Mitologie del diritto globale;
- Ascesa, espansione e declino degli imperi;
- Storia e storiografia della società globale;
- Storia globale del lavoro e dinamiche del capitalismo

L'attività didattica del primo anno è ripartita su due trimestri: novembre-gennaio e marzo-giugno ed è organizzata come segue:

I anno:
- 6 corsi seminariali (circa 10 incontri di due ore ciascuno);
- 6 workshop (3 incontri consecutivi);
- partecipazione attiva a conferenze e seminari organizzati dal dottorato o da altre istituzioni universitarie e di ricerca;
- preparazione di un progetto di ricerca articolato per il passaggio al 2° anno di corso.

II anno:
- partecipazione attiva a conferenze e workshop organizzati dal dottorato o da altre istituzioni universitarie e di ricerca;
- 2 giornate di presentazione dello stato di avanzamento della ricerca alla presenza dei tutor e del collegio;
- lavoro di ricerca alla tesi e preparazione di un capitolo.

III anno:
- Seminari di presentazione della ricerca in corso alla presenza dei tutor e del collegio e partecipazione attiva a conferenze e workshop;
- lavoro di ricerca alla tesi e preparazione di un capitolo;

IV anno:
- completamento della tesi.

L'attività di ricerca

L'attività di ricerca viene svolta da ciascun dottorando sotto la supervisione di un direttore di tesi scelto tra i membri del Collegio. Al direttore di tesi designato dal collegio sarà possibile affiancare un secondo direttore di tesi scelto sia all'interno che all'esterno del collegio eventualmente anche attivando l'istituto della co-tutela su convenzione.

Il passaggio dal primo al secondo anno sarà deciso sulla base della presentazione di un articolato progetto di ricerca comprensivo di un piano di lavoro triennale discusso in un colloquio cui parteciperanno per ogni dottorando almeno tre membri del collegio, che potranno chiedere ai dottorandi, oltre alla discussione del progetto stesso e dei paper da loro preparati per i corsi seminariali seguiti, anche la lettura di una bibliografia rilevante per le loro ricerche future.

Il passaggio dal secondo al terzo anno avverrà sulla base della discussione e dell'approvazione di uno schema indicativo ma dettagliato della tesi che il dottorando si propone di stendere e di un capitolo.

Il passaggio dal terzo al quarto anno avverrà sulla base della presentazione e della discussione, e quindi della approvazione da parte del direttore della tesi, di un ulteriore capitolo di questa e di un indice dettagliato.

L'internazionalizzazione

Il dottorato di ricerca in "Global History and Governance" nasce come dottorato innovativo a caratterizzazione interdisciplinare e vocazione internazionale con l'obiettivo di attrarre gli studenti migliori e di coinvolgere costantemente nell'attività didattica i maggiori esperti internazionali sulle tematiche del dottorato oltre agli studiosi operanti in sedi universitarie straniere facenti parte del collegio.

Sarà obbligatorio per ogni dottorando trascorrere almeno un anno (anche diviso in più trimestri o semestri) presso istituzioni universitarie e di ricerca, archivi e biblioteche stranieri.
Le lingue del dottorato sono l'italiano e l'inglese, corsi e seminari potranno essere tenuti in entrambe le lingue.
Il dottorato intende costruire una serie di partnership internazionali attraverso le quali sviluppare la mobilità di discenti e di docenti. Gli attuali legami costituiscono una base di partenza rilevante.

Le collaborazioni internazionali
Il dottorato intende costruire una serie di partnership internazionali attraverso le quali sviluppare la mobilità di discenti e di docenti. Gli attuali legami costituiscono una base di partenza rilevante.

Principali Atenei e centri di ricerca internazionali con i quali il collegio mantiene collaborazioni di ricerca
1. Center on Changes in Governance and Public Law, Sciences-Po, Paris, Francia
2. School of Law, Queen's University Belfast Regno Unito
3. Centre de Recherches Historiques (Crh), Ecole des Hautes Études en Sciences Sociales (Ehess), Paris, Francia
4. Leiden University Institute for Area Studies, Leiden, Paesi Bassi
5. Harvard Ukrainian Research Institute, Harvard University, Cambridge, Mass., Stati Uniti d'America

L'offerta formativa del XXXV ciclo (a.a. 2019-2020)

In corso di definizione

Le attività formative trasversali

Le seguenti attività sono gestite di concerto con gli altri dottorati della Scuola Superiore Meridionale

Corsi di lingua: Sono disponibili presso l'ateneo corsi di lingua italiana per stranieri, nonché di inglese, francese, tedesco, spagnolo.
Conoscenze informatiche: La Scuola organizza brevi corsi per formare i dottorandi all'uso critico delle risorse digitali e seminari per familiarizzare gli studenti con strumenti come i reference managers e i fogli di calcolo.
Gestione della ricerca, della conoscenza dei sistemi di ricerca e delle fonti di finanziamento: La Scuola organizza attività formative per l'approfondimento delle modalità di gestione di una ricerca, anche in relazione alle modalità di reperimento di finanziamenti. Organizza inoltre incontri sulla stesura di progetti di ricerca con vincitori di ERC, FIRB e Fellowship all'estero.

Valorizzazione dei risultati della ricerca e della proprietà intellettuale: La Scuola organizza attività per l'approfondimento delle norme relative alla valorizzazione e diffusione della ricerca scientifica, alla tutela dei risultati della ricerca e degli autori, alla tutela della proprietà intellettuale e alle modalità della brevettazione in campo nazionale e internazionale.