Violence & Women: safety and security in war and post-war reconstruction

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I conflitti distruggono interi territori, edifici e vite umane, lacerando il tessuto sociale delle comunità. All'indomani della guerra, tuttavia, potrebbe esserci un'opportunità per un profondo cambiamento che elimini le preesistenti patologie per ricostruire città eque, resilienti, accessibili, sostenibili, pacifiche e sicure per donne e uomini.

Violence & Women: safety and security in war and post-war reconstruction è il titolo del seminario che affronta questo tema il 29 novembre 2022 presso la Escuela Tecnica de Arquitectura di Madrid.

L'evento è organizzato da URBANIMA del Centro Interdipartimentale LUPT dell'Università Federico II con Women's New European Bauhaus, la cattedra ‘UNESCO on Gender Equality Policies in Science, Technology and Innovation', l'Università Politecnica di Madrid, in partenariato con l'Università di Kiev (Ucraina), l'associazione internazionale AFEM - Associazione Femminile Europa Meridionale (Francia) e con il CNG - Consiglio Nazionale dei Giovani del governo italiano, in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

L'iniziativa si inscrive nella Campagna internazionale del Segretario Generale delle Nazioni Unite "UNiTE by 2030 to End Violence against Women" ed affronta il problema della violenza contro le donne e contro le ragazze (VAWG), fenomeno in aumento nei contesti di conflitti militari, come quello in corso in Ucraina.

"La violenza di genere, una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti nel nostro mondo, non è inevitabile. Si può e si deve prevenire, anche se è un fenomeno ormai strutturale e, in tempi di crisi, i numeri aumentano, come si è visto durante la pandemia di COVID-19, le recenti crisi umanitarie, i disastri climatici e le guerre, come quella che investe oggi il territorio ucraino." - afferma la professoressa Marina Albanese, direttora del Centro LUPT - "ll cambiamento è possibile, ma occorre mettere in campo strategie per eliminare stereotipi e discriminazioni che affrontino le cause profonde della violenza, da quella fisica a quella psicologica, con una forte sinergia tra livelli istituzionali e mondo associativo e una pluralità di azioni per un profondo cambiamento culturale. Il Centro di ricerca LUPT, che da anni è impegnato su queste tematiche, certamente farà la sua parte."

La professoressa Albanese invierà il suo messaggio di saluto all'iniziativa attraverso la professoressa Teresa Boccia, direttora scientifica di URBANIMA.

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