Paolo Valerio, vincitore alla Quarta Bienal Internacional de Arte de Armenia
Paolo Valerio è vincitore del primo premio nella sezione Arte- Ecosostenibile della Quarta Bienal Internacional de Arte de Armenia.
Professore Onorario di Psicologia Clinica dell'Università Federico II, Paolo Valerio ha partecipato con un sua ecoscultura intitolata " Naturaleza Muerta Calabrese" alla Quarta Bienal Internacional de Arte de Armenia - BIARCO , organizzata in Colombia ed è risultato vincitore del primo premio nella sezione Arte- Ecosostenibile.
Il professore Paolo Valerio è stato anche invitato a partecipare alla mostra collettiva "Le stanze dell'arte: Personali a palazzo Fruscione" che rientra tra le iniziative promosse dalla Biennale di Arte Contemporanea di Salerno, che si svolgerà a Salerno dal 3 al 10 dicembre. Il titolo scelto per la sezione della mostra a lui dedicata e nella quale saranno presentate le sue eco sculture è "He/Him,She /Her, They /Them stanno uccidendo Barbie e Spiderman".
Il titolo vuole far riflettere su come si vive in un'epoca in cui sono sempre più numerose le persone gender fluid/non binarie che sfidano gli stereotipi di genere e le figure che nell'immaginario collettivo li possono rappresentare.
In un pianeta dilaniato dal dramma dei rifiuti e dell'inquinamento, l'ECO-arte del professore Valerio assume un valore ecologico ben più importante. La visione ambientale di Paolo Valerio, quindi, si pone come sguardo attento e messa in relazione di due temi molto cari all'artista, che ben si declinano nelle sue creazioni: la denuncia di quanto la plastica stia inquinando e distruggendo il mondo e la presa di coscienza di quanto la natura tenti di recuperare e di non essere sopraffatta col suo operato di restituzione e modellamento dei rifiuti gettati nel mare e dal mare restituiti e trasformati.
Il messaggio sotteso all'attività artistica del professor Valerio è anche quello di dare dignità alle complesse e variegate pluralità identitarie attraverso cui oggi la specie umana rappresenta se stessa.
Gli oggetti di scarto, come tutte le persone che mostrano identità o comportamenti considerati dalla società "anormali" o "contro natura" , e per questo motivo sono considerate anch'esse di scarto e messe ai margini, hanno una intrinseca loro bellezza, fascino e poeticità; l'artista tenta di metterne in luce ed esaltarne soggettività ed espressività, dando loro dignità e provando a dare un nome a ciò che non lo ha.
Redazione
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