Nuove infrastrutture di bioingegneria alla Federico II con il progetto BRIEF

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Promuovere scoperte scientifiche, nell'ambito delle scienze biomediche, delle microscienze e delle nanoscienze e trasferire le ricerche di base verso lo sviluppo di tecnologie abilitanti. Questo l'obiettivo di BRIEF (Biorobotics Research and Innovation Engineering Facilities), un progetto per il potenziamento di una rete di infrastrutture di ricerca in biorobotica che vede come capofila la Scuola Superiore Sant'Anna, insieme ai partner Università degli Studi di Napoli Federico II e Politecnico di Bari.

Il progetto è stato finanziato con oltre 24 milioni di euro, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sostenuti dal programma europeo NextGenerationEU. Inizia il primo ottobre 2022 e ha durata di 30 mesi.

Lo scopo è quello di incentivare scoperte di nuovi materiali, sensori, sistemi di misura e controllo e di elaborazione intelligente dei dati, in vista della realizzazione di piattaforme biorobotiche per aumentare il benessere e la salute e per favorire la sostenibilità ambientale.

Coordinatore per la Federico II è Bruno Siciliano professore di automatica al DIETI, Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell'Informazione. Referente per il Dipartimento è la professoressa Fanny Ficuciello, docente di robotica medica, che inquadra così le attività future nell'ambito di BRIEF "Faremo rete con Sant'Anna e il Politecnico di Bari grazie alle nostre competenze nel campo della robotica riabilitativa, con protesi ed esoscheletri, e della soft robotics. Uno dei laboratori di nuova costituzione di cui sarò responsabile si chiamerà B2R Laboratory, Biomimetic and Biohybrid Robotic Lab, e accoglierà ricercatrici e ricercatori da tutto il mondo che vogliano sviluppare e testare la loro tecnologia con l'obiettivo di innalzarne il livello di maturità tecnologica. Con BRIEF vedremo potenziato anche il laboratorio interdipartimentale di ricerca in chirurgia robotica ICAROS di cui sono responsabile scientifico".

B2R si occuperà della progettazione e realizzazione di protesi ed esoscheletri e delle interfacce biologiche per comunicare con il corpo umano. Ciò include l'adozione di materiali e componenti, come sensori e attuatori, biocompatibili, nonché metodi di progettazione bio-ispirati e strategie di controllo del movimento che sfruttano l'interazione e la cooperazione con l'uomo.

Il secondo laboratorio che nascerà insieme B2R si chiamerà REISSUE (Robotic-assistEd In Situ tiSsUe rEgeneration and repair) sarà guidato dal professore Paolo Netti, docente di Bioingegneria e direttore del centro CRIB (Centro di Ricerca Interdipartimentale sui Biomateriali) da anni attivo sullo sviluppo di nuovi biomateriali per il riparo e la rigenerazione di tessuti umani. Il CRIB ospiterà il laboratorio REISSUE dotato della tecnologia avanzata di stampa 3D per la biofabbricazione di tessuti biologici in vitro and in situ. L'integrazione delle tecnologie di ingegnerizzazione di tessuti biologici e di robotica medica consentirà di realizzare operazioni di medicina rigenerativa in situ superando i limiti regolatori posti dalla ingegnerizzazione di tessuti in vitro e ampliando il campo di applicazione di autotrapianti.

ICAROS

CRIB

 


Redazione

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