"Il piccolo Principe. Giuseppe Sanmartino alla Reggia di Caserta"

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È stata inaugurata, la mostra "Il piccolo Principe. Giuseppe Sanmartino alla Reggia di Caserta". La mostra prende le mosse dal rinvenimento, nei depositi del Complesso vanvitelliano nei primi mesi del 2021, del ritratto in marmo di un neonato a grandezza naturale opera di Giuseppe Sanmartino, identificato con il Real Infante Carlo Tito di Borbone, primogenito maschio del re Ferdinando IV e di Maria Carolina d'Austria.

L'opera fu realizzata su impulso della regina Maria Carolina che, come voto di grazia per aver dato alla luce nel 1775 il maschio che avrebbe assicurato la continuità dinastica dei Borbone sul trono di Napoli, commissionò un ritratto a grandezza naturale del neonato Principe Carlo Tito al primo scultore del Regno, Giuseppe Sanmartino, il noto autore del Cristo Velato della Cappella Sansevero.

In un ambiente multimediale appositamente allestito, sarà possibile osservare in dettaglio particolari ingranditi del Ritratto del Real Infante a confronto con altre opere dello scultore napoletano. Saranno, inoltre, raccontate le tecniche di analisi diagnostiche eseguite sulla statua dai Dipartimenti di Scienze della Terra, dell'Ambiente e delle Risorse, di Scienze Chimiche e Biologia dell'Università Federico II di Napoli, e la metodologia applicata nell'intervento di restauro conservativo effettuato nei laboratori della Reggia di Caserta.

Insieme a molte altre opere, l'esposizione accoglie inoltre la riproduzione del capolavoro del Sanmartino realizzata mediante Additive Manufacturing presso il "Laboratorio di Caratterizzazione Materiali, Prodotti e Processi manifatturieri – LabCaMP2" a seguito di apposita convenzione stipulata fra la reggia di Caserta ed il "Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati - CESMA" del nostro Ateneo. La copia della scultura raffigurante il bambino dormiente è stata realizzata in materiale polimerico mediante tecnologia Fused Filament Fabrication, realistica nelle forme e nelle dimensioni, in tempi rapidi e a costi contenuti, ed è finalizzata ad un percorso museale alternativo tattile. Si è inteso così ampliare e integrare la possibilità tradizionale di fruizione dell'opera, eliminando barriere alle disabilità visive e offrendo nuove possibilità di esperienze didattiche.

La mostra sarà aperta al pubblico fino all'11 settembre 2022.


Redazione

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