Scienza Aperta per una democrazia della conoscenza
Scienza Aperta per una democrazia della conoscenza è l'iniziativa che nasce dalla collaborazione tra STOPTIGRE, una ricerca condotta dal Laboratorio di Genetica e Controllo degli Insetti Vettori del Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e NON IO MA NOI - un progetto della Scuola di Nuove Tecnologie dell'Arte dell'Accademia di Belle Arti di Napoli – che attraverso la sinergia tra Arte e Scienza, punta a coinvolgere gli abitanti di Procida in un percorso collettivo e partecipato per una maggiore consapevolezza di sé come parte della comunità.
Attraverso azioni artistiche diffuse, la comunità procidana viene coinvolta attivamente nella ricerca per l'eradicazione della zanzara tigre e nella realizzazione di un opera-evento che culminerà in una grande festa.
Dal mese di aprile, oltre 150 studentesse e studenti, insieme a ricercatori e studenti del Dipartimento di Biologia, percorreranno l'isola raccontando alla comunità gli obiettivi e il percorso del progetto. Saranno, inoltre, impegnati a realizzare una prima azione artistica: un censimento fotografico della popolazione procidana che si trasformerà in un collage di volti e frasi sui muri dell'isola, per restituire allo sguardo un cambio di prospettiva: non più singole persone ma una comunità unita.
Nel mese di maggio, la popolazione sarà coinvolta attivamente nella sperimentazione scientifica e, sarà, infatti, invitata a posizionare nei propri giardini e nelle proprie case le gravi trappole, cioè dei dispositivi per la cattura delle zanzare. I dati raccolti in questa fase permetteranno di quantificare la presenza degli insetti infestanti, di bloccarne la riproduzione e di effettuare l'analisi di dinamica della popolazione.
In contemporanea, mediante tecnologie di scansione e di scultura tridimensionale, verranno realizzati dei ritratti a figura intera in stampa 3D, per creare un'installazione diffusa che è un vero e proprio censimento visivo degli abitanti dell'isola di Procida.
A giugno, il lavoro di questi mesi confluirà in una opera-evento - una scultura antropologica relazionale - nella forma di una grande festa collettiva, con musica e artisti, che animerà la Chiaiolella, offrendo alla comunità e agli "abitanti temporanei" dell'isola l'occasione di vedere i risulti della ricerca e dell'azione creativa a cui hanno preso parte in prima persona durante i mesi precedenti.
In conclusione, a settembre, in occasione della Notte dei Ricercatori, i dati scientifici generati saranno presentati alla comunità durante un incontro pubblico in piazza.
Redazione
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