Si è conclusa nei giorni scorsi la prima edizione del Master di II livello in Medicina Aerospaziale, organizzato dalla Scuola di Medicina e Chirurgia dell'Ateneo Federico II e dall'Aeronautica Militare Italiana. 

 

L'emanazione di nuove regole europee standardizzate per la valutazione dell'idoneità del personale navigante, con l'istituzione della figura dell'Aero Medical Examiner (AME) e il possibile futuro lancio dei voli spaziali commerciali, sono solo alcuni degli esempi che richiamano la necessità di adeguare il percorso formativo dei professionisti del settore, offrendo loro nuove opportunità didattiche. 

 

Il Master è rivolto a medici interessati a sviluppare una concreta professionalità nel campo della Medicina Aerospaziale, in particolare: Ufficiali medici delle Forze Armate, Medici Competenti di aziende del settore aerospaziale, Aeromedical Examiner (AME) già certificati e interessati ad approfondire le tematiche del settore aeromedico, Medical Assessor (Ispettori medici) delle Autorità EASA, con l'obiettivo di fornire ai partecipanti approfondite conoscenze relative, tra l'altro, alla fisiologia e fisiopatologia dell'uomo in volo, al rischio correlato al lavoro aeronautico e spaziale, oltre a competenze nella valutazione dell'idoneità al volo o nell'accertamento delle tecnopatie aeronautiche o, ancora, nell'applicazione dei principi di sicurezza del volo in relazione a quello che è ancora l'elemento imprescindibile del mondo aerospaziale: il fattore umano.

 

Hanno dato il loro importante contributo al Master l'Agenzia Spaziale Italiana, l'ENAC e l'ENAV, che forniscono docenti ed esperti e collaborano attivamente allo svolgimento del corso. 

 

Il coordinatore del corso è la professoressa Stefania Montagnani, del Dipartimento di Sanità Pubblica, mentre le figure di riferimento per l'Aeronautica Militare sono il Tenente Colonnello dottoressa Paola Verde ed il Generale Marco Lucertini.