One Health: scelte responsabili per un'alimentazione salutare ed ecosostenibile

Immagine relativa al contenuto One Health: scelte responsabili per un'alimentazione salutare ed ecosostenibile

Fare il punto sulle più recenti acquisizioni scientifiche inerenti all'impatto della nostra dieta abituale sull'ambiente e, in particolare, sul clima, che sta subendo una devastante modifica legata ai comportamenti individuali e collettivi. Questo l'obiettivo di 'One Health: scelte responsabili per un'alimentazione salutare ed ecosostenibile', ciclo di seminari in tre incontri, organizzato dalle professoresse Angela Albarosa Rivellese e Olga Vaccaro, rivolto non solo agli studenti ma a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del pianeta su cui viviamo.

Martedì 13 aprile 2021 alle 15 su Piattaforma TEAMS il primo seminario con Marta Antonelli, Dottore di Ricerca in Politiche ambientali e sviluppo KING'S COLLEGE - UNIVERSITY OF LONDON Direttore di Ricerca della Fondazione "BARILLA CENTER FOR FOOD AND NUTRITION (BCFN)" Responsabile del progetto di ricerca Su-Eatable Life, finanziato dalla Comunità Europea, su "RIDURRE LE EMISSIONI DI CARBONIO IN EUROPA MEDIANTE L'IMPLEMENTAZIONE DI DIETE ECOSOSTENIBILI".

Moderatrice degli incontri Angela Albarosa Rivellese, Coordinatrice del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Nutrizione Umana. Introducono i tre seminari, i professori Olga Vaccaro, Coordinatrice del Corso di Laurea in Dietistica, Brunella Capaldo e Giovanni Annuzzi.

I prossimi incontri si terranno nei giorni 11 maggio e 8 giugno alle ore 15 (vedi locandina).

Purtroppo, lo stretto rapporto tra scelte alimentari e ambiente non viene adeguatamente considerato tra le strategie per ridurre il riscaldamento globale. Si dà, giustamente, importanza alla ricerca sulle fonti energetiche alternative ai combustibili fossili, ma spesso si dimentica l'importanza delle scelte alimentari nella salvaguardia dell'ecosistema. Invece, l'alimentazione ha un rilevante impatto sull'ambiente in quanto la produzione agricola, la trasformazione industriale e il trasporto degli alimenti non solo danno un grosso contributo alla produzione di anidride carbonica - circa il 30% del totale delle emissioni - ma concorrono anche al consumo di acqua e di suolo, assottigliando la portata dei corsi d'acqua e sottraendo territori ai boschi e alle foreste. Tuttavia, non tutti gli alimenti hanno uguale impatto sull'ecosistema: la produzione di alimenti di origine animale utilizza una maggiore quantità di risorse ambientali e determina una più elevata produzione di gas serra (fino a trenta volte) rispetto agli alimenti vegetali. Migliorando le abitudini alimentari degli Italiani mettendo pienamente in pratica i dettami della dieta mediterranea si darebbe un notevole contributo alla salute del pianeta, grazie a una rilevante diminuzione delle emissioni di gas serra.

Infatti, in questo modo non solo otterremmo innegabili benefici per la salute, in relazione al rischio di malattie cardiovascolari, diabete e tumori, ma otterremmo anche un risparmio annuo pro capite di 725 Kg nell'emissione di anidride carbonica, che corrisponde all'incirca alla quantità prodotta da un'auto di media cilindrata per percorrere 4000 Km (Roma- Copenaghen e ritorno). Questi temi saranno affrontati dalla Dr.ssa Marta Antonelli, che da anni si occupa di queste problematiche a livello scientifico e divulgativo, e che è coinvolta in una delle principali ricerche su questi temi finanziata dalla Comunità Europea. 

 

Allegati:


Redazione

c/o COINOR: redazionenews@unina.it