Alimenti e pandemiada Coronavirus 2019

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Le ricerche in qualunque settore scientifico potenzialmente utile a contrastare o a ridurre i danni dovuti all'infezione da Covid-19, in quest'ultimo semestre, hanno avuto una forte accelerazione e questo in particolare nelle aree medica, ingegneristica, diagnostica, psicologica, economica e antropologica. 

Tuttavia, il potenziale contributo degli alimenti sulla salute dei consumatori, in questo momento di emergenza sanitaria, è stato approfondito solo in parte mentre è importante evidenziare il loro ruolo, quello dei loro componenti e l'adozione di una dieta equilibrata per creare uno stato di salute più idoneo a contrastare l'infezione virale e a ridurre i sintomi patologici. 

Questo ruolo protettivo è dovuto soprattutto agli ingredienti funzionali e salutistici naturalmente veicolati negli alimenti. Il gruppo di Chimica degli Alimenti del professor Alberto Ritieni del Dipartimento di Farmacia, in collaborazione con la professoressa Michela Grosso del Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche insieme agli Atenei della La Sapienza di Roma e dell'Università di Reggio Calabria hanno analizzato lo stato dell'arte per descrivere il collegamento tra gli alimenti e l'attuale pandemia da Coronavirus 2019 come agente eziologico della Sindrome Respiratoria Acuta Coronavirus 2 (SARS-CoV-2). 

La review, appena pubblicata su Foods, riassume l'attuale stato delle conoscenze sugli alimenti perché siano coinvolti nella strategia preventiva o per il loro ruolo co-terapeutico nei confronti del Coronavirus. Nello specifico questo studio si focalizza sui micronutrienti alimentari e sull'adozione della giusta dieta per rafforzare il sistema immunitario e sulle formulazioni di nutraceutici a supporto dei protocolli terapeutici.

Parallelamente, sono descritte le possibili interazioni di alcuni componenti alimentari sui virus o sugli ospiti bersagli così da interferire con il ciclo infettivo virale. Sono stati criticamente esaminati i lavori preparatori per identificare le molecole candidabili nella progettazione e la formulazione di integratori, alimenti funzionali o anche farmaci, basati su test in vitro e in vivo nonchè su studi clinici solidi e accettati dalla comunità scientifica. L'analisi dello stato dell'arte ha dimostrato che le strategie adottate al momento trovano gli alimenti attori privilegiati nella prevenzione e/o nel supporto dei protocolli terapeutici convenzionali per affrontare con più successo la pandemia da COVID-19.


Redazione

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