L'economia circolare per un "nuovo" sviluppo del mezzogiorno

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"L'economia circolare per un ‘nuovo' sviluppo del mezzogiorno: il ruolo delle citta' come ‘laboratori' del cambiamento", è il titolo del webinar promosso dall'APEF, Associazione Professori Emeriti Federiciani in programma mercoledì 15 luglio 2020 alle 16,30.

Obiettivo dell'incontro è discutere circa una nuova strategia di sviluppo del mezzogiorno che parta dal riconoscimento del modello di economia circolare per la lotta al cambiamento climatico e come la precondizione affinché molti altri obiettivi di tipo sociale possano realizzarsi. Occorre investire secondo un approccio sistemico, mettendo in relazione di reciproca e virtuosa interdipendenza gli investimenti pubblici, quelli privati e quelli del terzo settore: nella logistica, cultura/patrimonio culturale e turismo , agroalimentare, energie rinnovabili, edilizia. Le città e le reti di città diventano le protagoniste della transizione verso la nuova dinamica evolutiva: verso il modello circolare.

"La lotta efficace al cambiamento climatico non è solo un obiettivo fondamentale dell'Agenda 2030. Ma è anche la precondizione affinché molti altri obiettivi di tipo sociale (dalla lotta alla povertà, alla riduzione delle disuguaglianze, al diritto alla salute/benessere etc) possono realizzarsi. Documenti internazionali definiscono l'economia corrente ‘ostile dal punto di vista ambientale, divoratrice di risorse naturali e socialmente divisiva'. L'economia circolare si configura come un modello di produzione /distribuzione della ricchezza economica congruente con gli obiettivi di inclusione sociale e di tutela ecologica. Esistono diverse interpretazioni di economia circolare , ma esistono molti comuni: la riduzione degli impatti climalteranti/inquinanti,la promozione della cooperazione. Quanto sopra appare tanto più vero nel Mezzogiorno dove occorre investire secondo nuovo approccio sistemico e non settoriale, come troppo spesso invece spesso continua ad avvenire. Ciò per evitare impatti negativi ambientali e sociali. Lo sviluppo sostenibile del Mezzogiorno dipende fortemente dalla capacità di adottare strategie di sviluppo circolare, mettendo in relazione di sinergia, simbiosi e/o reciproca interdipendenza gli investimenti pubblici, quelli privati e quelli del terzo settore; gli investimenti nella logistica, della cultura/beni culturali e turismo, nel settore agroalimentare, nelle energie rinnovabili, mobilità , edilizia; .... migliorando i procedimenti amministrativi per un efficace ed efficiente uso anche dei fondi comunitari . Le città e le reti di città (piccole, medie, grandi) sono infatti le protagoniste della nuova dinamica evolutiva. La dimensione spaziale territoriale dell'economia circolare è rappresentata dalla città circolare. La città circolare "ideale" è presente in molte esperienze che già si stanno conducendo in Europa e fuori. Alcune città del Mezzogiorno appaiono oggi configurarsi come "Laboratori" verso il modello circolare: Salerno, con il progetto Horizon 2020 CLIC, Taranto come città dell'idrogeno, Matera come città circolare da oltre duemila anni....", sostiene Luigi Fusco Girard, socio APEF, Coordinatore progetto europeo Horizon 2020 "CLIC".

Nell'ambito della discussione si alterneranno gli interventi di Adriano Giannola, Presidente della SVIMEZ, su "Economia circolare, sviluppo e sostenibilità. Dal dualismo alla transizione", Luigi Fusco Girard, socio APEF, Coordinatore progetto europeo Horizon 2020 "CLIC", su "La rigenerazione del patrimonio culturale come punto di ingresso verso la  "città circolare" e Raffaele Lupacchini, Ragioniere Generale, Direttore Risorse Comunitarie Comune di Salerno, su " La transizione di una città meridionale verso l'economia circolare". Seguiranno dibattito e conclusioni.

Sarà possibile seguire l'evento al link you tube https://youtu.be/5tMCwwUNXlM


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