Antonio Sarno tra i vincitori del Grant Giovani INFN

Immagine relativa al contenuto Antonio Sarno tra i vincitori del Grant Giovani INFN

Antonio Sarno con il progetto AGATA è tra i vincitori del Grant Giovani INFN. Antonio Sarno è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Fisica "E. Pancini" dell'Università di Napoli Federico II ed è associato alle ricerche dell'INFN Sezione di Napoli (Gruppo 5: Ricerca Tecnologica e Interdisciplinare).

Il progetto AGATA - Advanced GeAnt4-based platform for virtual clinical Trials in X-ray breAst imaging, Principal Investigator Antonio Sarno, PhD, è stato approvato ed ammesso al finanziamento, in seguito ad una procedura competitiva emanata dalla Commissione Scientifica Nazionale 5 dell'INFN per sostenere il lavoro di eccellenza di "giovani ricercatori e ricercatrici nell'ambito delle linee di ricerca e sviluppo tecnologico proprie dell'Ente".

Il progetto, dell'importo di 164.6 k€ e della durata biennale (2020-2021), è risultato fra le migliori 6 proposte scientifiche presentate nel 2019 in questo concorso, su un totale di oltre 40 progetti. AGATA ha lo scopo di sviluppare una piattaforma per la realizzazione di test clinici in-silico (ossia solo a carattere computazionale, senza intervento di pazienti o di apparati clinici o di personale medico), al fine della valutazione delle prestazioni e dello sviluppo tecnologico di apparati per l'imaging 2D e 3D a raggi X, dedicati alla diagnosi del cancro al seno. Lo sviluppo del progetto AGATA si incentra sulle attività del gruppo di Fisica Medica del Dipartimento di Fisica "Ettore Pancini" e della Sezione INFN di Napoli nel campo delle tecnologie innovative per l'imaging diagnostico dei tumori della mammella. A tale progetto partecipano anche ricercatori in Fisica Medica delle Università e delle Sezioni INFN di Pisa e Ferrara.

Per la prima volta, sarà sviluppata una piattaforma che permetterà di simulare (con codici di calcolo Monte Carlo originariamente sviluppati per progetti di Fisica delle particelle elementari al CERN di Ginevra) sia apparati mammografici, che apparati di nuova generazione, come la tomosintesi digitale al seno e la tomografia computerizzata dedicata al seno. I modelli digitali dei pazienti, fondamentali per una analisi in-silico delle performance delle apparecchiature, saranno ricavati da immagini cliniche ad alta risoluzione ottenute con apparati TAC dedicati al seno, messe a disposizione dal prof. John Boone della Università della California a Davis (USA), che ha sviluppato per primo tali tipi di scanner innovativi. Al progetto partecipa la prof.ssa Kristina Bliznakova della Medical University di Varna (Bulgaria), esperta internazionale nello sviluppo di modelli computazionali della mammella. Gli studi in-silico rappresentano la frontiera della ricerca nel settore perché permetteranno notevoli risparmi nella progettazione, nella esecuzione e nei costi dei test clinici, evitando la dose di radiazione al paziente.

AGATA è frutto delle conoscenze sviluppate nell'ambito del progetto europeo Horizon 2020 "MaXIMA" (2017-209), cui ha partecipato il gruppo di Fisica Medica del Dipartimento di Fisica "Ettore Pancini", volto allo studio di modelli computazionali 3D dell'anatomia della mammella, per le ricerhe nel campo della diagnostica a raggi X del cancro al seno.


Redazione

c/o COINOR: redazionenews@unina.it