Storie di vita sulle Ande

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Sono quattro le mummie umane di epoca precolombiana custodite al Museo di Antropologia del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche della Federico II e a loro è stata dedicata una giornata di studio che ha inaugurato l'esposizione.

Le mummie sono state acquisite nel corso di esplorazioni scientifiche condotte alla fine del XIX secolo da studiosi e collezionisti italiani avventuratisi, in un'ottica ancora colonizzatrice, in Perù, Bolivia e Cile per raccogliere testimonianze in grado di documentare le tradizioni delle popolazioni native di quei territori. Giunte all'Università di Napoli tra il 1886 e il 1898, le mummie rappresentano una prova tangibile degli studi di Antropologia "razziale" condotti dai ricercatori napoletani tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. 

Su questo patrimonio che costituisce oggi un archivio preziosissimo ed eccezionale di dati sulla biologia e sulla cultura delle popolazioni precolombiane del Sudamerica, il Museo di Antropologia alcuni anni fa ha avviato un progetto interdisciplinare di recupero, conservazione e studio con la collaborazione di altre Istituzioni.

Particolare attenzione è stata dedicata all'allestimento espositivo, ideato come un viaggio sulle Ande per condividere con i visitatori i risultati degli studi effettuati e presentare le diversità culturali che caratterizzano e arricchiscono l'umanità come un bene da tutelare.  

Il lavoro si inserisce nel più ampio programma di valorizzazione del patrimonio antropologico ed etnografico che il Museo di Antropologia da diversi anni sostiene con l'obiettivo di aiutare il cittadino ad orientarsi consapevolmente in una società sempre più globalizzata avvicinandolo all'importanza della multiculturalità e al rispetto della diversità.

 

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